Austria: la diocesi di Eisenstadt pubblica l’annuario per far conoscere il volto di una “Chiesa creativa, autentica e giovane”

Uno strumento per conoscere “una Chiesa creativa, autentica e giovane”: è la sintesi del “Burgenländische Jahrbuch 2019″, l’annuario appena pubblicato dalla diocesi di Eisenstadt. In linea con il Sinodo dei giovani in Vaticano, “La Chiesa come comunità viva e giovane” potrebbe essere il sottotitolo del volume che consta di ben 139 pagine. “Solo conservando la propria creatività e l’autenticità, il proprio coinvolgimento e la propria ricerca di novità”, “la Chiesa continuerà ad avere successo, ad essere giovane” e “una comunità aperta”, come la concepisce il vescovo di Eisenstadt, mons. Gilles Zsifkovics, nella prefazione dell’annuario. I lettori sono guidati in un tour lungo tutto l’anno liturgico, con i momenti salienti e la programmazione diocesana. Come è tradizione, l’annuario contiene contributi in tutte e quattro le lingue nazionali del Burgenland: tedesco, croato, ungherese e rom. La diversità nella diocesi di Eisenstadt è un tesoro culturale, linguistico e spirituale e la Chiesa, come scrive Zsifkovics, è “immagine e persino co-creatrice di questa ricchezza culturale”. Un altro segno di una Chiesa giovane illustrata nell’annuario è il dialogo ecumenico con la grande comunità ortodossa del Burgenland, che trova riscontro anche nella puntuale rendicontazione dei lavori di costruzione del primo monastero ortodosso in Austria, per il quale Papa Francesco ha effettuato una donazione personale di 100.000 euro.

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