Usa: lo Stato di Washington abolisce la pena di morte. Il plauso dei vescovi

(da New York) Lo Stato di Washington diventa il ventesimo Stato Usa ad abolire la pena di morte. La Corte suprema di Washington ha dichiarato la pratica incostituzionale e ha commutato in ergastolo la condanna degli otto uomini detenuti nel braccio della morte. Nella sentenza non si dichiara che l’esecuzione è intrinsecamente sbagliata, ma piuttosto si sottolinea che le condanne sono state imposte “in maniera arbitraria e razzista”, non rispettando i criteri costituzionali e quindi essendo la norma imperfetta non poteva continuare ad essere applicata. Nella sentenza si fa riferimento ad uno studio dell’Università di Washington, che ha esaminato il ruolo svolto dalla razza nelle condanne tra il 1981 e il 2014. “Nei casi di omicidio aggravato – hanno precisato i ricercatori -, i giurati sono stati quattro volte più favorevoli ad imporre la condanna a morte, se l’imputato era una persona di colore”. Elogi per la decisione della Corte Suprema di Washington sono arrivati dal vescovo Frank J. Dewane, presidente del Comitato per la giustizia e lo sviluppo umano della Conferenza episcopale. Mons. Dewane nel sottolineare le ragioni razziali sottese all’abolizione, ha ricordato che i vescovi nel 2005 nel documento “A Culture of Life and Penalty of Death” avevano ribadito che “l’applicazione della pena capitale è profondamente errata e irreversibilmente sbagliata, soggetta a errori e influenzata da fattori quali la razza, la qualità della rappresentanza legale, il luogo in cui è stato commesso il crimine”. Il presidente della Commissione giustizia ha ricordato che anche Papa Francesco nel 2015, parlando al Congresso degli Stati Uniti, aveva chiesto l’abolizione globale della pena di morte, poiché “ogni vita è sacra e ogni persona umana è dotata di una dignità inalienabile. La società non può che beneficiare della riabilitazione di coloro che sono stati condannati per dei crimini e una giusta e necessaria punizione non deve mai escludere la dimensione della speranza e l’obiettivo della riabilitazione”. Il vescovo conclude invitando alla perseveranza e alla mobilitazione per porre fine alla pena di morte, ovunque. La pena capitale, pur restando legale in 30 degli Stati americani e pur restando nell’esercizio del potere di governo federale e militare, è in calo. Dal 2014, solo dieci Stati hanno eseguito la condanna e, secondo il Centro informazioni sulla pena di morte, nel 2017 solo 23 persone sono state giustiziate.

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