Sinodo 2018: relazioni Circoli Minori, donne “vittime di un maschilismo duro a morire”, più donne per la formazione nei seminari

foto SIR/Marco Calvarese

Nella Chiesa, esistono “situazioni di emarginazione, che riguardano in particolare le donne, spesso ancora vittime di un maschilismo duro a morire”. A denunciarlo è il Circolo italico moderato dal card. Fernando Filoni, di cui è relatore mons. Bruno Forte, in una delle 14 relazioni dei Circoli Minori sulla terza parte dell’Instrumentum laboris, presentate in aula questa mattina al Sinodo dei vescovi sui giovani. Il circolo anglofono moderato dal card. Oswald Gracias, attraverso il relatore, mons. Eamon Martin, si fa voce invece della necessità di “un maggiore contributo delle donne, delle famiglie e dei laici nella formazione dei seminari”. “I giovani sono oggi particolarmente sensibili al fatto che la Chiesa non riserva tutta l’attenzione che dovrebbe alla questione femminile nel mondo”, si legge nel circolo francofono moderato dal card. Dieudonné Nzapalainga, di cui è relatore padre Bruno Cadoré. “In alcuni contesti culturali, la donna è ridotta ad una condizione minoritaria”, la denuncia dei padri sinodali di questo circolo minore, secondo i quali “anche la Chiesa, pur valorizzando spesso le figure materne, sembra non abbia ancora preso pienamente coscienza che è venuto il momento che le donne e gli uomini nella Chiesa siano considerati veramente eguali sotto l’aspetto della responsabilità”. “La gravità e l’urgenza di questa questione – la proposta – giustifica la messa in opera nella Chiesa, senza più ritardi, di una riflessione larga e approfondita che possa affrontare i cambiamenti profondi e radicali che si impongono in questo ambito”.

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