“Il beato Tiburzio Arnáiz Muñoz, con l’intenso sapore della sua testimonianza fedele al Vangelo fino all’eroismo, ha saputo permeare della dottrina di Cristo l’ambiente nel quale è vissuto, contribuendo così alla missione della Chiesa nel mondo”. Lo ha detto il card. Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, nell’omelia della messa che ha presieduto questa mattina nella cattedrale di Malaga, nel corso della messa di beatificazione del sacerdote della Compagnia di Gesù. “Con la sua vita, segnata da opere buone – ha aggiunto il porporato -, ci offre un esempio chiaro di fede sincera e profonda, arricchita dal senso della presenza di Dio e dalla prontezza di accordare la propria esistenza alla volontà divina”. Il ministero apostolico del gesuita, definito dal cardinale “intenso e fecondo”, “fu esercitato sul fondamento della fede e della carità, tutto proiettato all’edificazione delle anime e alla salvezza di quanti erano oggetto delle sue cure pastorali”. Guardando alla sua predicazione “vivace e calorosa”, il prefetto ha affermato che “diventava motivo decisivo di conversione per molti, specialmente durante le missioni popolari, attraverso le quali svolgeva una intensa e feconda evangelizzazione e promozione sociale”.