Paolo VI e mons. Romero: card. Bassetti, “maestri perché testimoni”. “Hanno dato al Sinodo un significato ulteriore compiendo la scelta coraggiosa di rischiare”

“All’interno di un cammino già molto ricco di stimoli e testimonianze, le canonizzazioni di Paolo VI e dell’arcivescovo Oscar Romero hanno dato al Sinodo sui giovani un significato ulteriore: sono santi perché hanno compiuto ‘la scelta coraggiosa di rischiare’ per seguire Gesù e ‘hanno avuto il gusto di lasciare qualcosa per abbracciare la sua via’ ha detto il Papa”. Lo evidenzia il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nel suo articolo “Maestri perché testimoni”, pubblicato da “Il Settimanale” de “L’Osservatore Romano” in edicola venerdì 19 ottobre.
“Questa scelta di lasciare le proprie sicurezze rappresenta un grande insegnamento per i giovani”, prosegue Bassetti, secondo cui “di fronte al richiamo consumistico del mondo contemporaneo, rispetto al male banale che si consuma quotidianamente in rete e nella vita di tutti giorni, Montini e Romero rappresentano in modo autentico la Chiesa missionaria e che si prende cura degli ultimi”. “Sono preziose le testimonianze che ci lasciano in eredità queste due grandi figure”, sottolinea il presidente della Cei, evidenziando come “oggi il desiderio di successo personale, di farsi dio di se stessi e di possedere somme ingenti di denaro rappresentano i grandi miti della nostra società opulenta”.
Secondo Bassetti, “oggi molti giovani, condizionati dalla civiltà della rete che troppo spesso banalizza le amicizie e dai miti di successo della nostra società opulenta, conducono una vita individualistica che non permette loro di apprezzare, sino in fondo, il senso delle relazioni interpersonali. Questo è uno snodo decisivo: restituire il significato profondo del concetto di relazione”. “Perché – ammonisce il cardinale – è solo attraverso la relazione con gli altri che una persona può diventare parte di un corpo vivo: di una famiglia, di una comunità cittadina, di una scuola, di un’associazione e di una comunità ecclesiale”.
“Paolo VI e Romero – conclude Bassetti – sono stati, entrambi e senza alcun dubbio, parte importante di un corpo vivo: due testimoni e due maestri che i giovani in tutto il mondo possono seguire con ammirazione e coraggio”.

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