Penisola Coreana: card. Parolin, “fare della pace un’autentica missione nel mondo di oggi”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Chiediamo al Signore la grazia di fare della pace un’autentica missione nel mondo di oggi, avendo fiducia nella misteriosa potenza della croce di Cristo e della sua risurrezione. Con la grazia di Dio, la via del perdono diventa possibile, la scelta della fraternità tra i popoli un fatto concreto, la pace un orizzonte condiviso anche nella diversità dei soggetti che danno vita alla Comunità internazionale”. Con queste parole il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ha concluso l’omelia della “Messa per la Pace” per la Penisola Coreana, presieduta oggi pomeriggio nella basilica di San Pietro, cui ha partecipato anche il presidente della Repubblica di Corea, Jae-in Moon. “La pace che viene da Dio – aveva spiegato in precedenza il cardinale – non è un’idea astratta e lontana, ma un’esperienza vissuta concretamente nel cammino quotidiano della vita. Essa è, come ha richiamato più volte Papa Francesco, ‘una pace in mezzo alle tribolazioni’. Perciò, quando Gesù promette la pace ai discepoli, aggiunge anche: ‘Non come la dà il mondo, io la do a voi’. Infatti, come sottolinea ancora il Papa, il mondo spesso ‘ci anestetizza per non farci vedere un’altra realtà della vita: la croce’. Ecco perché la pace che Dio ci offre va oltre le attese meramente terrene, non è il frutto di un semplice compromesso, ma una realtà nuova, che coinvolge tutte le dimensioni della vita, anche quelle misteriose della croce e delle inevitabili sofferenze del nostro pellegrinaggio terreno. Per questo, la fede cristiana ci insegna che ‘una pace senza la croce non è la pace di Gesù’”. Il cardinale ha anche ricordato le parole di Paolo VI, “che abbiamo avuto la gioia di vedere canonizzato domenica scorsa in una radiosa giornata di festa”, in occasione della prima Giornata mondiale della pace (1° gennaio 1968): “Riprendendo alcune espressioni già care a San Giovanni XXIII, così si rivolgeva ai fedeli cattolici e a tutti gli uomini di buona volontà”: “Occorre sempre parlare di pace! Occorre educare il mondo ad amare la pace, a costruirla, a difenderla; e contro le rinascenti premesse della guerra […] occorre suscitare negli uomini del nostro tempo e delle generazioni venture il senso e l’amore della pace fondata sulla verità, sulla giustizia, sulla libertà, sull’amore”.

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