Ebola in R. D. Congo: Msf, “nuovi casi nel nord Kivu ma anche nuovi farmaci e cure”

Ski goggles, gloves and coconut trees: this is Ebola. Glasses and gloves are part of the security dressing (PPE) to enter the area at risk). They are decontaminated after each exit of the staff and put to dry. Lunettes de ski, gants et cocotiers: Ebola (les lunettes et les gants for partie de l'habillage pour rentrer dans la zone à risque). Ils sont decontaminés apres chaque sortie du staff et mis à sécher.

A più di due mesi dall’inizio dell’epidemia di Ebola in Nord Kivu, la decima in Repubblica democratica del Congo (Rdc), la seconda quest’anno, la situazione non è ancora sotto controllo e si sono manifestati nuovi casi a più di 100 chilometri dall’epicentro. Dopo la dichiarazione dell’epidemia, il 1° agosto, Medici senza frontiere (Msf) ha avviato rapidamente la propria azione nell’ambito del piano di risposta del Ministero della Salute congolese. Sebbene il conflitto in corso nella regione rappresenti un’ulteriore difficoltà per l’intervento, la risposta è stata immediata e alcune novità nell’approccio clinico stanno contribuendo a rendere l’intervento più efficace. Il primo caso di questa epidemia è stato registrato a Mangina, una cittadina a nord-ovest di Beni. Il virus si è poi diffuso in altre parti del Nord-Kivu e ha oltrepassato il confine con la provincia di Ituri, nel Nord-Kivu settentrionale. Ad oggi sono stati segnalati 216 casi, di cui 181 confermati da test di laboratorio. 104 persone sono decedute e 57 sono guarite. “Il numero di casi confermati di Ebola non sta aumentando vertiginosamente, ma la situazione rimane preoccupante. Vi sono pazienti confermati in grandi città come Beni e Butembo, ma anche in luoghi lontani dall’epicentro, vicino al confine con l’Uganda. Questo rende difficile contenere l’epidemia. Come tutte le epidemie di Ebola, è difficile prevedere come si evolverà ma siamo pronti a reagire e sostenere il Ministero della Salute ogni volta che si manifestano nuovi casi” dichiara Laurence Sailly, coordinatore dell’emergenza per Msf. Alcune novità terapeutiche possono svolgere un ruolo significativo per una risposta più rapida ed efficace all’epidemia. Per esempio, ora i campioni di sangue di pazienti sospetti vengono esaminati in un laboratorio allestito all’interno degli stessi Centri di trattamento. Ciò consente alle équipe di reagire più rapidamente alle mutevoli condizioni cliniche dei pazienti. Inoltre, per la prima volta vengono utilizzati cinque farmaci in fase di sviluppo per trattare i pazienti e la possibilità di effettuare i test in loco significa che queste nuove terapie vengono somministrate entro 24 ore dalla conferma di positività al virus. La mortalità tra i pazienti di Ebola è molto alta, pari a circa il 50%. Questi farmaci hanno la potenzialità di aumentare le probabilità di sopravvivenza.

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