Consiglio europeo: Sergio Romano su Ispi, “cercare nuove strade per rifare l’Ue”. “Severi con la Gran Bretagna”

“Bisognerebbe rifare l’Europa eliminando Paesi che non desiderano ciò che noi desideriamo. Però in questo momento non possiamo farlo. Perché rinunciare ad alcuni Paesi dell’Unione europea, dopo quello che è accaduto in Gran Bretagna, dopo Brexit, darebbe inevitabilmente al mondo la sensazione che l’Europa sta perdendo il suo fascino, la sua attrazione. E quindi credo che dovremo cercare altre strade”. Sergio Romano, diplomatico, giornalista e scrittore, intervistato per un dossier di Ispi in vista del Consiglio europeo che si apre oggi a Bruxelles, esprime una serie di pareri su vari argomenti (dura la sua posizione sui sovranismi e i populismi), a partire da un giudizio severo riferito agli Stati che hanno aderito all’Ue dopo la caduta del Muro di Berlino. Sulla Brexit afferma: “Non so se la signora May sarà in grado di portare la nave in porto, perché non controlla il suo partito. Ma direi che oggi con la Gran Bretagna è meglio essere severi piuttosto che concilianti”. L’intervista con Romano è sul sito www.ispionline.it. “I leader europei si incontrano a Bruxelles oggi e domani per cercare un accordo in extremis con Londra – si legge nel dossier – ed evitare così lo spettro dell’hard Brexit. Finora l’Ue ha dato prova di una non scontata unità, ma sarà così anche nel rush finale del negoziato?”. “Unità d’intenti che non sembra poterci invece essere sugli altri temi all’ordine del giorno del Consiglio, dalle migrazioni al rafforzamento dell’euro, su cui al massimo si prevedono modesti passi avanti”.
Con questo Dossier Ispi fa il punto sullo stato dei negoziati in Europa, “anche alla luce delle difficoltà interne di Francia e Germania, e con un governo italiano impegnato a evitare l’isolamento sulla sua legge di bilancio”.

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