Accoglienza: a Roma, in via della Conciliazione, una tavolata per 650 persone contro l’esclusione

Per la prima volta a Roma su via Conciliazione, nel tratto compreso tra via Traspontina e via Rusticucci, sarà imbandita la Tavolata romana senza muri, co-organizzata da Municipio I Centro storico e da Focsiv – Volontari nel mondo, con Ferpi – Federazione italiana relazioni pubbliche, Intersos e Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani). Una tavola lunga 270 metri imbandita per 650 persone, abitanti nella città, sedute per un pranzo frugale, offerto dalle organizzazioni, ma condividendo un pensiero comune: “che Roma da 2700 anni condivide, integra, include, mescola culture, tradizioni, lingue, storie e cibi nessuno escluso”. 200 i volontari di tante associazioni nazionali e locali che garantiranno la buona riuscita dell’evento e tanti gruppi di artisti di strada italiani e stranieri per sottolineare la multiculturalità della Tavolata.
“Oggi, di fronte al dramma epocale delle migrazioni, con questa iniziativa vogliamo riaffermare con forza l’idea che Roma debba mantenere il suo carattere di città aperta all’accoglienza, che non ha paura delle differenze di cultura o di religione ma le considera una ricchezza, uno dei valori su cui vuole costruire il suo futuro”, ha affermato Sabrina Alfonsi, presidente del Municipio Roma I Centro. “La tavolata nasce dal bisogno di ritornare a ritrovarsi insieme intorno ad un tavolo per parlarci e per conoscerci l’uno l’altro. – ha sottolineato Gianfranco Cattai, presidente Focsiv -. Un messaggio recepito da 70 associazioni e Ong locali, nazionali e internazionali che si sono messe a disposizione e hanno compreso il senso profondo della Tavolata: superare l’io ed il tu ed il tempo del però”. La Tavolata romana è ispirata a quella realizzata a Milano lo scorso giugno. “Credo che le due iniziative siano intimamente collegate – ha detto Pierfrancesco Majorino, assessore politiche sociali, salute e diritti del Comune di Milano -. È molto bello e importante costruire il massimo del legame tra le città per realizzare una rete di città movimenti e associazioni. I valori della solidarietà e del riscatto delle persone devono essere ciò che ci tiene uniti”.

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