Paolo VI: De Simone (Dialoghi), “la sua santità va ricercata nella passione per la verità”

“Paolo VI. Il grande Papa della modernità” è il titolo del Convegno del Meic su Paolo VI, ospitato nell’aula magna della Lumsa di Roma. E la modernità di Paolo VI viene sottoposta all’analisi di quattro intellettuali, impegnati in differenti campi della cultura, chiamati a confrontarsi in un tavola rotonda. Pina De Simone, direttore della rivista culturale dell’Azione cattolica “Dialoghi”, riprende un testo giovanile di Montini, da cui emerge una “testimonianza della verità che passa attraverso la ricerca della carità”. In lui, secondo De Simone, “la santità viene ricercata nella passione per la verità. Si può parlare di carità intellettuale, a servizio della vera e buona cultura, essenziale alla crescita in umanità”. E in questi spunti del giovane Montini, la direttrice di “Dialoghi” vede una pista di impegno e lavoro per il Meic e per tutti i cristiani impegnati nel mondo della cultura.
Fabio Macioce, segretario centrale dell’Unione giuristi cattolici italiani, individua la “tentazione di guardare al passato con nostalgia come un atteggiamento poco cristiano. Lo spirito del popolo a cui si appellano i populisti diventa così “un richiamo al passato che, insieme al sovranismo, crea chiusura contro istanze della modernità come quella della relazione tra popoli e nazioni”. La modernità di cui è imperniato il pontificato di Paolo VI, dunque, dal punto di vista del giurista significa “concepire la giustizia come un obiettivo da raggiungere e il diritto come mezzo per costruire il bene umano, la dignità della persona”.

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