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Comece: su Europeinfos paradisi fiscali, Brexit e il contributo delle tradizioni religiose alla pace

(Bruxelles) Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Malta e Cipro: questi sono paradisi fiscali nell’Ue, che rendono necessario un impegno a “ramazzare davanti alla propria porta”, prima di guardare lontano. Servono però decisioni politiche che ancora mancano. Quindi, secondo il gesuita Jörg Alt, che a Nuremberg lavora sul progetto di ricerca “giustizia fiscale e povertà”, “finché i governi esiteranno a intervenire, le fughe di dati come i Paradise Papers e l’impegno della società civile e dei media saranno tanto più importanti” nella lotta contro le frodi fiscali. Nel suo contributo per il numero di gennaio di Europeinfos, il mensile della Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece), Alt cita alcune delle misure necessarie per contrastare frodi e riciclaggio di denaro, sostenendo tuttavia la necessità di un’ampia riflessione sulla “questione della giustizia fiscale” che “presuppone la consapevolezza dei problemi strutturali, nazionali e internazionali e delle ingiustizie”. Anche su questo fronte più vasto “la politica interverrà efficacemente solo se ampi segmenti della popolazione chiederanno il cambiamento con fermezza e perseveranza”. Ed è in quest’ambito che “le Chiese devono assumersi le proprie responsabilità, anche a livello dell’Unione europea”. Su Europeinfos ora on line (www.europe-infos.eu/) sono disponibili anche contributi su Brexit e la questione della frontiera irlandese, la “resistenza antibiotica”, il contributo delle tradizioni religiose alla pace.

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