Turchia: riaperta la “chiesa di ferro” della comunità ortodossa bulgara

(da Sofia) Dopo 7 anni di lavori di restauro la chiesa bulgara “santo Stefano” di Istanbul è stata riaperta nel 120.mo anniversario dalla sua costruzione. Alla solenne cerimonia hanno concelebrato il patriarca bulgaro Neofit e il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo mentre erano presenti le massime autorità turche come il presidente Recep Tayyip Erdogan, il primo ministro Binali Yildirim nonché il premier bulgaro Boyko Borissov. Nel suo discorso il patriarca bulgaro Neofit ha definito la riapertura della chiesa “frutto dei rapporti di buon vicinato e ottima collaborazione tra la Turchia e la Bulgaria e tra le due Chiese ortodosse”. Ha ringraziato, in modo particolare, lo Stato turco che ha finanziato i restauri con 4 milioni di dollari e le autorità bulgare che hanno stanziato 250mila dollari nonché il patriarca Bartolomeo per la sua premura di custodire questi luoghi simbolici per la Chiesa bulgara, che si trovano sotto la sua giurisdizione. Secondo Erdogan, “la riapertura della chiesa di santo Stefano è un messaggio significativo per il mondo che dimostra Istanbul come una città dove le religioni e le culture diverse convivono in pace”. A suo avviso, negli ultimi 15 anni la Turchia ha appoggiato il restauro di 5.000 artefatti e continuerà a finanziare il restauro di chiese cristiane. Erdogan ha auspicato che anche in Bulgaria continui il rinnovo delle moschee tra cui quelle di Sofia e di Plovdiv. Anche il primo ministro bulgaro Borissov ha nominato la convivenza pacifica tra musulmani e cristiani in Bulgaria ed ha espresso la speranza che “i rapporti tra l’Ue di cui la Bulgaria ha assunto la presidenza dal 1 gennaio possano migliorare”.
Situata a pochi metri dalla sede del Patriarcato ecumenico, la chiesa “Santo Stefano” è nota come la “chiesa di ferro” essendo l’unica chiesa ortodossa nel mondo fatta di blocchi di ferro. È stata costruita nel 1898 da costruttori austriaci e architetto armeno ed è stata portata con nave da Vienna per il Mar Nero fino al Bosforo. La Chiesa è indicata in ogni guida turistica come uno dei luoghi da vedere a Istanbul. I lavori di restauro sono stati molto complicati e hanno continuato a lungo a causa delle specificità del terreno e dell’edificio.

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