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“Non guardate l’arcivescovo, contemplate il Cristo”: con questa frase mons. Michel Aupetit ha terminato la sua prima omelia come arcivescovo di Parigi nella Messa d’ingresso che si è svolta nella serata di sabato in una cattedrale di Notre Dame gremita e solenne. Ripercorrendo le letture della messa dell’Epifania, l’arcivescovo ha parlato di Dio che “quando si manifesta agli uomini viene nella più grande discrezione” e non con effetti speciali Disney o di Star Wars e parla agli uomini “per ciò che sono capaci di conoscere”, là dove sono, come è avvenuto con i pastori o con i magi, nella misura in cui si è “attenti ai segni che egli manda”. Concelebrando con numerosi vescovi e alla presenza dei rappresentanti delle altre confessioni cristiane, ma anche della comunità ebraica e musulmana, di numerose autorità parigine e regionali, oltre al ministro degli interni Gérard Collomb e al sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, mons. Aupetit ha sottolineato come “Maria e Giuseppe hanno dato la sola risposta giusta a colui che viene in mezzo a noi in un atto supremo di amore: perché solo l’amore può rispondere all’amore”. Salutando e ringraziando i convenuti al termine della celebrazione, ha salutato “tutto il popolo di Parigi, perché è impossibile portare un tale carico se non si è accompagnati e se non si collabora”. “Delegherò molto. Fatevi coraggio”, ha aggiunto rivolto ai preti e ai laici l’arcivescovo sorridendo; ed è partito un applauso.