Lotta a povertà: Leone (Cevas), “Sicilia regione più povera d’Europa”. In progetti “coinvolgere comunità locali, ascoltare giovani, approfondire esigenze città metropolitane”

La Sicilia è la regione più povera d’Europa. In Italia stanno crescendo le disuguaglianze. Lo afferma Liliana Leone, dello Studio Cevas. Intervenuta questa mattina al seminario di studio “Dal Sia al Rei. Per uscire tutti dalla crisi”, promosso oggi a Roma dalla Caritas, Leone ha presentato la valutazione dell’Alleanza della povertà sul Sia. “Una bimba che nasce in Sicilia o in Campania – spiega – ha due/tre anni in meno di speranza di vita rispetto ad una bimba che nasce a Bologna, Milano o Trento”. Per quanto riguarda il Sia, “abbiamo difficoltà ad avere dati sui beneficiari raggiunti rispetto alle previsioni, i cosiddetti tassi di take-up, in ogni regione e ambito. Dobbiamo capirne i motivi perché per monitorare la propria azione questi dati dovrebbero essere resi pubblici in modo regolare”. Per quanto riguarda il Rei, secondo Leone occorre “attivare le comunità locali” perché il progetto personalizzato con “presa in carico di un beneficiario isolato dai sistemi sociali ha dimostrato di avere dei limiti”. Importante inoltre il coinvolgimento e l’ascolto dei minori e in generale dei giovani nella fase di presa in carico del nucleo familiare e nei monitoraggi: “Non basta ascoltare il capofamiglia”. E ancora: “Servono programmi locali di promozione culturale, progetti educativi aperti alla comunità, come l’apertura pomeridiana delle scuole”. Infine l’indicazione di approfondimenti sulle esigenze specifiche delle città metropolitane – ad esempio monitorare la dispersione scolastica – e l’elaborazione di protocolli operativi.

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