Giovani: Rosina (demografo), disaffezione verso politica “è ritratto di una generazione delusa e confusa rispetto alla propria condizione”

I dati della ricerca “evidenziano come ben quattro intervistati su dieci si sentano lontani da tutte le forze in campo. Eppure l’attuale offerta politica propone un ampio menù di partiti di governo e di opposizione, di destra e di sinistra, tradizionali e antisistema”. Alessandro Rosina, docente di demografia e statistica sociale e coordinatore scientifico del Rapporto Giovani dell’Istituto Toniolo,  commenta così i dati di uno studio in corso di pubblicazione nell’edizione 2018 del Rapporto giovani, in base ai quali il 40% dei giovani è lontano dalla politica. Rosina sottolinea inoltre che “solo poco più di un giovane intervistato su tre esprime una vicinanza univoca e forte ad almeno un partito o movimento”. Emerge, secondo il demografo, “un bacino molto ampio di incertezza e potenziale astensione che va a confermare l’idea di un comportamento elettorale delle nuove generazioni molto fluido e difficile da prevedere (sia rispetto alla scelta di andare a votare, sia rispetto a quale segnale dare con il proprio voto formalmente espresso)”. Metà di questa larga disaffezione “non si riconosce nella distinzione tra destra e sinistra, mentre l’altra metà sembra soprattutto delusa dalla propria area politica di riferimento. E a deludere di più, come spesso accade, è chi governa”. In sintesi, “l’orientamento politico dei giovani appare molto articolato, con una bassa adesione ai partiti tradizionali, forte disaffezione generalizzata, alta disponibilità a dar consenso a chi dà voce alla protesta e alla frustrazione. Il ritratto di una generazione delusa e confusa rispetto all’offerta attuale ma soprattutto rispetto alla propria condizione, con una grande domanda di alleati solidi e affidabili con i quali immaginare un destino migliore per il Paese”.

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