Francia: nota dei vescovi sul “principio intangibile della dignità della persona umana” in risposta a intervento Mrjc

I vescovi francesi hanno diffuso una nota riguardo alla presa di distanza del Movimento rurale della gioventù cristiana (Mrjc) dalla marcia per la vita del 21 gennaio scorso e la sua difesa invece del “diritto fondamentale delle donne e delle coppie di poter ricorrere” all’aborto, si leggeva in un comunicato Mrjc del 20 gennaio. Il Consiglio episcopale per i movimenti e le associazioni laicali, in riunione il 29 e 30 gennaio, ha fatto sapere ieri sera di “desiderare alcuni chiarimenti necessari” per “uscire dalla confusione” generatasi dal comunicato. Per i vescovi “la libertà di parola è legittima nella misura in cui serve la vocazione di ogni battezzato a trasformare il mondo alla luce del Vangelo” e così pure sono consapevoli che “le situazioni illuminate dal medesimo insegnamento universale” possono avere “implicazioni concrete e singolari varie”. Tuttavia, il positivo impegno del Mrjc sul territorio per uno “sviluppo umano integrale” si “radica su una cultura della vita”, ed è per questo che “ciò che ci si attende da un movimento ecclesiale su una questione così seria” come l’aborto “è di accompagnare le persone, prevedendo per la nostra società reali prospettive che integrino il principio intangibile della dignità della persona umana”, principio che per la Chiesa vale “dal concepimento alla morte naturale”. Un incontro avvenuto nei giorni tra i vescovi e i responsabili del Mrjc ha “chiarito” e ristabilito il “patto di fiducia che vincola” ogni movimento ecclesiale.

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