Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Afghanistan, attacco armato accademia militare Kabul. Russia, manifestazioni contro Putin. Migranti, 800 persone salvate nel Mediterraneo

Afghanistan: attacco armato accademia militare Kabul, uccisi 5 agenti

Cinque agenti uccisi e dieci feriti. È il bilancio ufficiale dell’attacco di questa mattina all’accademia militare di Kabul da parte di quattro uomini armati. Il portavoce del ministero della Difesa, Dawlat Waziri, ha indicato che l’azione del commando riguarderebbe specificamente la 111/a Divisione dell’esercito di stanza accanto all’Università. Due kamikaze si sono fatti esplodere all’ingresso dell’edificio, altri due sono stati uccisi al suo interno e un quinto è stato arrestato. L’attacco, terminato sette ore dopo il suo inizio, avviene ad appena due giorni dallo scoppio di un’ambulanza-bomba nel pieno centro della capitale che ha causato almeno 103 morti, ed è stato rivendicato dall’Isis.

Siria: dopo il fallimento di Vienna, al via il Summit di Sochi (Russia)

Si sono conclusi con un nulla di fatto i colloqui convocati dall’Onu a Vienna nel weekend. Ed oggi comincia un nuovo round di confronti nel summit di Sochi, sponsorizzato da Russia, Turchia e Iran. Alla conferenza parteciperà, su mandato del segretario generale delle Nazioni Unite Guterres, anche l’inviato speciale dell’Onu, Staffan De Mistura. “Ho preso nota della dichiarazione della Federazione russa che i risultati di questo congresso verranno portati a Ginevra come contributo ai colloqui sul processo di pace sotto auspici dell’Onu”. Alla buona volontà di De Mistura non corrisponde altrettanto impegno da tutte le parti coinvolte: l’opposizione al regime di Bashar al Assad, infatti, ha reso noto che boicotterà il summit. Al termine del nulla di fatto di Vienna, De Mistura aveva parlato di immensa frustrazione per la scoraggiante mancanza di progresso nel trovare una soluzione al conflitto che dura ormai da sette anni e che ha ucciso 340mila persone e creato milioni di profughi.

Russia: arrestato e subito rilasciato Alexei Navalny. Manifestazioni contro la sua esclusione da presidenziali

Arrestato e scarcerato poco dopo Alexeï Navalny, l’oppositore di Putin. È stato arrestato a Mosca mentre si teneva la manifestazione da lui convocata in tutto il Paese per chiedere elezioni presidenziali democratiche e libere. È stato fermato per violazione delle procedure per organizzare una manifestazione ma è stato liberato subito dopo l’intervento del suo avvocato. Manifestazioni per elezioni democratiche si sono tenute in tutto il Paese, da Vladivostok fino a San Pietroburgo. Le proteste chiedono la riabilitazione elettorale di Navalny, che mesi fa era stato condannato per frode ed ora è libero con la condizionale.

Migranti: 800 persone salvate nel Mediterraneo, recuperati due corpi senza vita

Sono circa 800 i migranti tratti in salvo oggi nel Mediterraneo Centrale, in cinque distinte operazioni di soccorso, coordinate dalla Centrale operativa della Guardia Costiera a Roma, del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Recuperati anche due corpi privi di vita. I migranti, si legge in una nota della stessa Guardia costiera, si trovavano a bordo di due barconi, due gommoni e un barchino. Durante uno dei soccorsi, si è presentata la necessità di effettuare un trasporto sanitario urgente a favore di sette bambini, con acqua nei polmoni, che è stato effettuato, con il coordinamento della Centrale operativa della Guardia Costiera, da due elicotteri della Marina Militare italiana. I bambini sono stati trasportati a Sfax (Tunisia), dove è situata la più vicina struttura ospedaliera in grado di fornire le cure adeguate.

Cipro: sì al ballottaggio domenica 4 febbraio

Nulla di fatto al primo turno delle presidenziali: domenica 4 febbraio si tornerà a votare per le elezioni presidenziali e il ballottaggio sarà tra il presidente uscente, Nicos Anastasiades, e il candidato indipendente di sinistra Stavros Malas, sostenuto dal partito comunista Akel. Anastasiades è arrivato primo con il 35,5% dei voti, Malas secondo con il 30,2%. I due si sono già sfidati nelle elezioni del 2013, quando Anastasiades vinse con un larghissimo vantaggio. Bassa l’affluenza elettorale in questo primo turno: solo il 50,9% degli aventi diritto è andato a votare. Un dato inferiore di più del 10 per cento rispetto all’affluenza della tornata precedente, nel 2013.

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