Ucraini greco-cattolici: visita Papa basilica minore di Santa Sofia a Roma. Shevchuk, ora la “speranza” di avere Francesco anche in Ucraina “aumenta”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Aumenta la “speranza” che la visita di Papa Francesco domenica prossima alla basilica minore di Santa Sofia a Roma possa aprire la strada per un suo viaggio apostolico in Ucraina. Ad esprimerla è Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo e padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, presentando questa mattina in Sala stampa vaticana, la visita che il Papa farà domenica 28 gennaio alla comunità ucraina di Roma e di Italia. Il Papa “è stato invitato” dal capo della Chiesa greco-cattolica e “il Santo Padre ha accolto” immediatamente questo invito facendo di Santa Sofia e della comunità ucraina di Roma la prima visita nell’anno 2018 ad una parrocchia romana. “Speriamo – ha quindi aggiunto Sua Beatitudine – che questo possa essere un passo profetico, possa cioè incamminare i nostri piedi verso la pace in terra ucraina”. Shevchuk ricorda come il Papa sia stato più volte invitato ad andare in Ucraina e l’invito gli è stato rivolto “sia dal nostro governo sia dai vescovi latini e bizantini. Anche recentemente in ottobre ho rivolto a lui l’invito. La speranza aumenta ora con questa visita”. Sua Beatitudine parla dell’Ucraina come di un paese multietnico e multireligioso ma non nasconde che, se a livello di base, la divisione tra le Chiese cristiane non si capisce, dopo il conflitto nel Donbass “si sono inasprite le tensioni tra le Chiese istituzionali dell’Ucraina”. Ma “la gente – incalza Shevchuk – si aspetta dalla Chiesa una luce, per capire come ricostruire la pace e un futuro del nostro Paese sulla base dei valori cristiani”.

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