Riforma: mons. Semeraro (C9), “gradualità”, non “indecisione”

Tra le questioni che hanno “molto impegnato”, e che impegneranno anche per l’intero 2018, il C9 mons. Marcello Semeraro – in un articolo che verrà pubblicato nei prossimi giorni sulla rivista “Il Regno” (anticipato al Sir) – cita la lotta contro le violenze sessuali sui minori, “iniziata già da Giovanni Paolo II e proseguita con energia da Benedetto XVI”. La riflessione del Consiglio di cardinali, inoltre, è andata avanti “praticamente su tutti” i dicasteri della Curia, “anche se per quanto riguarda alcuni di essi il Consiglio non ha ancora provveduto a una formale proposta”. “Su qualcuna, anzi – annuncia Semeraro – è possibile che il Consiglio scelga di fare una rilettura ed è cosa che dovrebbe apparire normale”. Fra i criteri-guida per il lavoro del Consiglio, infatti, il Papa ha inserito quello della gradualità, “ultimo di una lista, ma non come secondario”, fa notare il vescovo, e che comporta anche “verifica, correzioni, sperimentazione, approvazioni ad experimentum”. “In questi casi – puntualizza Semeraro – non si tratta di indecisione ma della flessibilità necessaria per poter raggiungere una vera riforma”. “È quanto si sta verificando specialmente coi due nuovi Dicasteri per i laici, la famiglia e la vita e per il Servizio dello sviluppo umano integrale”, informa il segretario del C9, “per una valutazione sul cammino percorso e le prospettive”.

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