Giornate comunicazione: card. Parolin, il mestiere dei giornalisti è complesso, ma fondamentale per una società libera e pluralista

(da Lourdes) Si è conclusa oggi la 22ª edizione delle Giornate di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, sul tema “Media e Verità”.
Nel santuario mariano, di fronte all’immagine della Vergine, oltre 300 giornalisti, provenienti da 26 Paesi, hanno partecipato alla messa presieduta dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. Nell’omelia il porporato si è soffermato sul mestiere complesso dei giornalisti, che è, nello stesso tempo, fondamentale per una società libera e pluralista come afferma il Papa: “Poche professioni influenzano la società come il giornalismo”. Di qui l’importanza del ruolo del giornalista e la sua grandissima responsabilità. Il porporato ha fatto riferimento, poi, alla prima lettura di oggi, la lettera di San Paolo a Tito, nella quale l’apostolo dice di essere al servizio di Dio “per far conoscere la verità che conduce alla pietà”: la pietà che per i cristiani non è altro che l’imitazione di Cristo, vivendo l’amore che rispecchia il volto del Padre.
Ma cos’è la verità? Il card. Parolin, riferendosi alla parola verità in ebraico, “emet”, radice dalla quale proviene il nostro “Amen” liturgico, che significa “è vero”, ha sottolineato che la verità è un comportamento fedele. San Giovanni nella sua lettera ci ricorda che se i nostri comportamenti non sono fedeli, saremo bugiardi, diffondendo una sorta di “fake news”. Concludendo il card. Parolin ha sottolineato che la verità per noi cristiani è una persona, è Cristo che dice “Sono la Via, La Verità e la Vita”. Perciò, possiamo addentrarci nella verità solo seguendolo umilmente e vivendo in comunione con Lui e con i nostri fratelli.

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