Giornate comunicazione: card. Parolin, i tre orientamenti dei giornalisti per vivere in armonia “il dovere dell’identità, il coraggio dell’alterità e la sincerità delle intenzioni”

(da Lourdes) Dopo la messa presieduta dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin a conclusione della 22ª edizione delle Giornate di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, ha avuto luogo la consegna del “Premio padre Jacques Hamel”, istituito in memoria del sacerdote ucciso per mano jihadista il 26 luglio 2016, mentre celebrava la messa a Rouen. Alla presenza della sorella del sacerdote, Roseline Hamel, dopo il ringraziamento del presidente della Federazione dei media cattolici, Jean-Marie Montel, e prima della consegna del premio, il card. Parolin ha pronunciato un discorso nel quale si è congratulato con tutti gli operatori del settore della comunicazione, perché, nel gestire il tragico evento della morte di padre Hamel, hanno saputo dimostrare quello che scriveva il Papa nel suo messaggio l’anno scorso: chi si lascia guidare, con fede, dallo Spirito Santo diventa capace di discernere e riconoscere in ogni avvenimento l’azione di Dio che continua a tessere la storia della salvezza.
La comunicazione è essenziale – ha proseguito il porporato – per modellare la nostra percezione e il nostro apprezzamento della missione della Chiesa in questo mondo: favorire il bene spirituale e materiale della persona umana e la promozione del bene comune. E ha ricordato l’appello di mons. Dominique Lebrun, vescovo di Rouen, dalla Gmg di Cracovia, prima di rientrare in Francia per l’uccisione di padre Hamel: “Non arrendiamoci di fronte alle violenze e diventiamo apostoli della civiltà dell’amore”.
Secondo il porporato, nei drammi che segnano l’attualità i media hanno un ruolo essenziale per resistere all’odio e alla violenza e il dialogo non è sinonimo di compromessi. Ha, quindi, proposto tre orientamenti essenziali che possono stimolare il lavoro dei giornalisti per favorire il vivere insieme in armonia: il dovere dell’identità, il coraggio dell’alterità e la sincerità delle intenzioni. Concludendo il card. Parolin ha affermato: “Lasciamo dunque risuonare nei nostri cuori e nei nostri spiriti le parole di Roseline, la sorella di padre Jacques: ‘Il Dio dell’Amore e della Misericordia ti ha scelto per essere al servizio degli altri per coltivare l’amore, la condivisione e la tolleranza tra i popoli di tutte le confessioni. Impariamo a vivere insieme e siamo artigiani di pace, ognuno a modo suo, perché il mondo ha bisogno di speranza!”.

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