Giornalismo: card. Bassetti, “non una professione, ma una vera e propria missione”

“L’incontro e l’ascolto vicendevole sono le chiavi necessarie perché anche le nostre parrocchie riescano sempre più a comprendere e valorizzare i media”. Lo ha detto, questa mattina, il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, durante l’incontro, nel palazzo arcivescovile, con più di cinquanta operatori della comunicazione, in occasione della festa del patrono san Francesco di Sales. Il porporato, commentando il messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, si è soffermato su “un problema caro al Santo Padre, quello della disinformazione”, “il danno più grande che possa fare un mezzo di comunicazione”. “La disinformazione è un veleno, che all’inizio sembra innocuo, ma poi ti colpisce. Chi sceglie la via della verità sceglie la via della giustizia”. “La potenza insita nei mezzi di comunicazione – ha aggiunto – è sotto gli occhi di tutti. Essi possono condizionare tutto e risultare devastanti”. Per questo motivo, “il Papa raccomanda una informazione affidabile, che non punti a stupire o a emozionare, ma piuttosto si prefigga di far crescere nei lettori un sano senso critico”.
Il cardinale ha poi richiamato l’importanza della responsabilità individuale. “La ricerca del vero, del bello, del giusto – ha sottolineato l’arcivescovo – sono rimesse a ciascuno di noi, soprattutto a voi giornalisti. La notizia falsa non nasce da sola, è il frutto del pensiero di chi ha in animo di dividere e non di unire. Invece occorre favorire il dialogo, la comprensione e la fiducia reciproca”. Quello auspicato dal card. Bassetti è “un giornalismo come servizio a tutte le persone, specialmente a quelle che nel mondo non hanno voce. Non una professione, ma una vera e propria missione”.

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