Eutanasia: don Colombo (Univ. Cattolica), “forte e lucido il richiamo del Papa sul preoccupante aumento di richieste. A crescita della domanda corrisponde un aumento di offerta”

“Il Papa richiama con lucidità e forza la preccupante ‘crescita della richiesta di eutanasia come affermazione ideologica della volontà di potenza dell’uomo sulla vita’, cui corrisponde una offerta, altrettanto in aumento, di legalizzazione della risposta a questa richiesta di collaborazione e assistenza medica al suicidio assistito attraverso leggi che la rendono possibile e praticabile negli ospedali e nelle cliniche”, spiega don Roberto Colombo, docente della Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma) e membro ordinario della Pontificia Accademia per la Vita, commentando l’intervento odierno di papa Francesco alla Sessione plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede.
Il docente sottolinea come il Papa metta in luce che questo contesto porti “a considerare la volontaria interruzione dell’esistenza umana come una scelta di ‘civiltà'”, quando invece “in realtà, nasconde una svalorizzazione della vita quando essa ha perso ‘la sua efficienza e la sua produttività'”. Per questo, afferma, “occorre aiutare l’uomo contemporaneo a ritrovare la dignità della sua vita ‘dal concepimento fino alla sua fine naturale’, qualunque siano le condizioni e le circostanze in cui essa si viene a trovare”.
“L’interruzione deliberata del corso della vita – conclude don Roberto Colombo, chiosando le parole del Pontefice -, con qualunque mezzo omissivo o commissivo venga attuata, anche su risposta ad una richiesta fatta dal paziente, è il frutto di un ‘abbandono dell’uomo a sé stesso’, lasciato ‘in preda del suo disorientamnto e dei suoi errori’, cui la Chiesa è chiamata ‘con verità e misericordia’ a rispondere, aiutandolo ‘a ritrovare il suo volto autentico nel bene'”.

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