Egitto: Tawadros, un ufficio per assistere le famiglie dei martiri uccisi in attentati terroristici

Papa Tawadros II (Foto Sir/Rocchi)

(dall’inviato al Cairo) Un ufficio per assistere e aiutare le famiglie dei martiri, di coloro che hanno perso la vita negli attacchi terroristici dell’Isis. È l’iniziativa del Patriarcato copto-ortodosso illustrata dallo stesso patriarca copto-ortodosso Tawadros II a una delegazione di Aiuto alla Chiesa che soffre, in questi giorni in Egitto per una visita di solidarietà. La delegazione è guidata dal direttore Alessandro Monteduro ed è composta, tra gli altri da alcuni giornalisti e dal vescovo di Carpi, mons. Francesco Cavina e dal suo vicario generale, don Massimo Fabbri. Durante l’incontro, avvenuto ieri sera nella sede patriarcale al Cairo, situata nel quartiere di Al Abasiya, Papa Tawadros ha spiegato che “a capo di questo servizio c’è un vescovo che opera sotto la mia direzione. All’ufficio spetta il compito di studiare ogni caso, sia si tratti della famiglia di un martire che quella di un nostro fedele rimasto ferito negli attentati”. In questo modo il Patriarcato intende sostenere coloro che sono rimasti senza particolari fonti di reddito. “L’aiuto – ha poi aggiunto – sarà rivolto in particolare ai nuclei familiari più poveri e che vivono in zone disagiate del Paese, dove non c’è la presenza di una Chiesa, garantendo loro l’istruzione dei figli. In tal modo contribuiremo anche ad elevare il livello della società”. Nella sede patriarcale è stato allestito un memoriale dei martiri dove sono esposte teche con foto e oggetti personali delle vittime di attentati, tra questi anche i 21 copti sgozzati dall’Isis sulla spiaggia di Sirte. “Nonostante il loro ritrovamento – ha detto Tawadros – i corpi non sono ancora rientrati in Egitto. Si stanno ultimando le analisi del Dna e una volta completate torneranno in Egitto per avere degna sepoltura”. Risale al 7 gennaio scorso, ad Alessandria, l’incontro tra il patriarca copto-ortodosso e le famiglie dei martiri. Dal 2011 al 7 novembre 2017, Acs ha finanziato in Egitto progetti per 4.618.798 euro. Tra i progetti più rilevanti a seguito delle violenze anticristiane dell’agosto 2013, Acs ha finanziato la messa in sicurezza di diverse chiese e complessi per un totale di 76.300 euro. Numerose anche le chiese incendiate o distrutte restaurate o ricostruite, per un totale di 91.000 euro. Infine non sono mancati aiuti alle famiglie delle vittime e alle famiglie cristiane le cui attività sono state distrutte, per un totale di 124.430 euro.

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