Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Decine di arresti per camorra e un fermo per ‘ndrangheta. Siria, 80 morti in 48 ore per l’offensiva turca in Afrin

Criminalità organizzata: Napoli, 45 arresti per camorra. ‘Ndrangheta, fermato presunto reggente cosca emiliana

Sono 45 gli ordini di custodia che agenti della Dia, Squadra mobile di Napoli e carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna, con il supporto della Guardia di Finanza, stanno eseguendo stanno eseguendo in queste ore a carico di persone accusate di associazione mafiosa, detenzione di armi, estorsioni, riciclaggio. I provvedimenti si inseriscono nell’ambito di un’inchiesta della Dda sulle attività del clan Moccia, attivo in ampie aree dell’hinterland settentrionale. Ricostruito il vertice del clan, tra i quali Luigi e Teresa Moccia, Filippo Iazzetta e Anna Mazza, la “vedova della camorra” che è morta poco tempo fa.
Intanto i carabinieri di Modena hanno fermato il nuovo presunto reggente della ‘ndrangheta emiliana. Si tratta di Carmine Sarcone, 39 anni, indagato per associazione mafiosa. È fratello di Nicolino e Gianluigi Sarcone, entrambi arrestati nell’operazione “Aemilia” del 2015. Dalle indagini sono emersi riscontri alle dichiarazioni di vari collaboratori di giustizia e sono state dimostrate la gestione diretta di attività e patrimonio illecito, la partecipazione alle riunioni, durante le quali – stando agli investigatori – venivano pianificati i crimini della cosca. In corso diverse perquisizioni.

Cronaca: nel casertano, uomo uccide la moglie, spara sulla folla e poi si suicida

Tragedia famigliare a Bellona, nel casertano, dove nel pomeriggio di ieri Davide Mango, ex guardia giurata, in preda ad un raptus ha prima ucciso la moglie, Anna Carusone di 45 anni, poi armato di fucile e pistola ha raggiunto il balcone da dove ha cominciato a sparare sulla folla scatenando il panico in strada. Cinque le persone rimaste ferite in maniera non grave; tra di loro anche un carabiniere. Barricatosi nel proprio appartamento, polizia e carabinieri hanno cercato di convincere l’uomo ad arrendersi. Ma la lunga trattativa non è andata a buon fine e verso le 21.15 Mango ha esploso un colpo di pistola, sparandosi alla testa. Le forze dell’ordine che hanno fatto irruzione nell’appartamento hanno trovato l’uomo gravemente ferito. Poco dopo la morte. Salva la figlia 14enne, che è riuscita a lasciare l’appartamento. Arrivata in strada ha urlato che “mamma è a terra per le scale”. Poi è rimasta sotto choc.

Siria: offensiva turca in Afrin, 80 morti in 48 ore

Sarebbero un’ottantina le persone morte in sole 48 ore per l’avanzata dell’esercito turco verso l’enclave curdo-siriana di Afrin, regione nord-occidentale della Siria al confine con la Turchia. Secondo quanto riferito dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, gli scontri registrati nella giornata di ieri sarebbero i più cruenti dall’inizio delle operazioni. Almeno 24 sarebbero le vittime tra i civili, compresi due minori e una donna. La regione, controllata dal Pkk siriano, è investita da sabato scorso dall’offensiva militare turca: forze speciali turche e milizie siriane armate da Ankara avrebbero preso il controllo di due colline nelle campagne a nord di Afrin.

Regno Unito: Londra, quasi 1.500 persone evacuate per una fuga di gas. Chiusa la stazione di Charing Cross

Quasi 1.500 persone evacuate, traffico bloccato e stazione della metro di Charing Cross chiusa. A causare tutto questo è stata una fuga di gas provocata dalla rottura di una conduttura nella West End di Londra, cuore turistico della capitale britannica. “Alti livelli di gas naturale sono stati rilevati nell’atmosfera”, ha spiegato un portavoce dei vigili del fuoco londinesi. Ancora ignote le cause di quanto è successo. Secondo quanto riferito dalla Bbc, l’allerta è scattata verso le 2 ora locale (le 3 in Italia) quando sono stati allertati i servizi di emergenza. La polizia ha provveduto a transennare l’area, chiudendo al traffico tutta la zona londinese di Charing Cross.

Stati Uniti: stop temporaneo allo “shut down”. Tensione con la Cina per i dazi su pannelli solari e lavatrici

Lo “shut down” del governo degli Stati Uniti è stato temporaneamente sospeso. Alla vigilia del quarto giorno di blocco delle attività amministrative i democratici hanno dato il via libera ad un compromesso sul bilancio che permetterà alla macchina amministrativa federale statunitense di rimettersi in moto almeno fino all’8 febbraio. Trump, che ha già firmato la misura approvata dal Congresso, ha ora alcune settimane di tempo per prendere una decisione sul tema dell’immigrazione, in particolare sulla sorte dei “dreamers”, le persone immigrate irregolarmente negli Stati Uniti quando ancora erano minorenni. Il rinnovo del programma, voluto da Obama nel 2012, è la contropartita principale chiesta dai democratici per approvare il bilancio del governo. Intanto sale la tensione con la Cina per la scelta dell’amministrazione Trump di imporre dazi sulle importazioni di pannelli solari e lavatrici provenienti dalla Cina. Pechino ha espresso “forte disappunto” verso la decisione, definita “un abuso dei rimedi commerciali”. La Corea del Sud annuncia invece ricorsi al Wto.

Asia: Giappone, un morto e 16 feriti per eruzione e valanga. Filippine, oltre 40mila persone evacuate per il vulcano Mayon

È di almeno un morto e 16 feriti il bilancio dell’eruzione del vulcano Kusatsu-Shirane, in Giappone, a cui si è sommata una valanga sulle piste da sci nella prefettura di Gunma, vicino a Kusatsu. Dal cratere sono usciti ceneri, lapilli e rocce che si sono riversati su un’area di circa un chilometro. Colpita una cabinovia con a bordo quattro persone, che sono rimaste ferite. Le pietre vulcaniche hanno ferito anche altre otto persone, di cui due risultano in condizioni critiche. Un militare, sulle piste da sci per un’esercitazione, è invece è rimasto intrappolato mortalmente per una valanga che, al momento, non si sa se sia stata causata dall’eruzione vulcanica. Feriti gli altri 5 commilitoni.
Sono invece oltre 40mila le persone che hanno lasciato i villaggi della provincia di Albay, nelle Filippine, dove si è intensificata l’attività del vulcano Mayon, il più attivo dell’isola del sud est asiatico. Oltre al continuare dell’eruzione di lava con pennacchi di cenere alti fino a 700 metri che escono dal cratere, si teme – a breve – una violenta eruzione e il livello di allerta è a 4 su una scala di 5. Lava e detriti hanno raggiunto i villaggi più vicini al vulcano. Predisposti dalle autorità alloggi in centri di evacuazione per ospitare le persone in fuga.

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