Migranti: mons. Accrocca (Benevento), “non nascondere la difficoltà d’integrazione come non nasconderne le risorse”

Sul tema delle migrazioni “noi ragioniamo sempre più per slogan” ma “occorre ragionare seriamente”. Non dobbiamo nascondere la difficoltà d’integrazione come non nasconderne le risorse. Abbiamo un evidentissimo problema demografico, quelli che possono essere un problema possono essere anche una risorsa”. Lo ha affermato mons. Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento, chiudendo il convegno “Essere #Welcome. Accogliere, proteggere, promuovere, integrare” svoltosi ieri pomeriggio nella sala convegni della parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli per iniziativa dell’Ufficio Migrantes della diocesi di Benevento. Ad aprire i lavori è stato mons. Antonio De Luca, vescovo di Teggiano-Policastro e delegato Migrantes della Conferenza episcopale campana, che ha sottolineato come “l’accoglienza è prima di tutto luogo teologico perché negli occhi di chi si accoglie c’è il volto di Gesù; l’accoglienza è segno dei tempi, non possiamo voltarci dall’altra parte. Questi fratelli non arrivano a mani vuote”. “Spesso si dice di aiutarli nelle loro terre”, ha proseguito, evidenziano come “il problema è che se tornassero nelle loro terre troverebbero noi occidentali”. De Luca ha fornito anche alcuni numeri: “La diocesi di Teggiano-Policastro ha vissuto al molo Garibaldi di Salerno 22 sbarchi, alcuni purtroppo tragici. Nel penultimo, oltre 300 migranti erano bambini. Di questi quattro bambine hanno raccontato di essere vittime di tratta”. Poi un commento sul progetto accoglienza Sprar: “È un modello di accoglienza intelligente”, ha affermato il vescovo, ricordando che “su 8mila Comuni italiani solo mille hanno risposto all’appello, in Campania appena solo 43 Comuni. Nel Sannio sono una cifra considerevole”. Altri dati sulle migrazioni sono stati comunicati da Maria Pia Mercaldo, responsabile dell’Osservatorio povertà e risorse di Caritas Benevento: “La nostra regione ha registrato un incremento migratorio, il dato delle aree interne risulta quello più evidenziato. Per quanto riguarda il Sannio mille sanniti, soprattutto giovani, hanno lasciato la propria terra, dal 2011 oltre 5mila abitanti sono andati via dalla provincia di Benevento e il numero purtroppo è destinato a salire, se si considera che la proiezione al 2020 è quello del totale spopolamento delle aree più interne prive di opportunità lavorative”. Nel corso del pomeriggio sono intervenuti anche mons. Pompilio Cristino, parroco di Santa Maria di Costantinopoli, e don Sergio Rossetti, direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes Prima delle conclusioni, la testimonianza della famiglia siriana accolta a Benevento tramite il programma “Resettlement” promosso da Caritas Italiana e finanziato totalmente dalla Conferenza episcopale italiana.

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