Maltempo: Coldiretti, a gennaio +80% di neve e pioggia al nord. “Per i cambiamenti climatici in dieci anni danni per 14 miliardi all’agricoltura italiana”

“Tra neve e pioggia, a gennaio al nord è caduta l’80% di acqua in più rispetto alla media che ha provocato danni e difficoltà ma che è importante per ripristinare le riserve idriche nelle montagne e scongiurare drammatici effetti sull’agricoltura e anche rischi per gli usi civili ed industriali”. Lo afferma la Coldiretti sulla base dei dati Ucea relativi alla prima decade del mese di gennaio che fa segnare sull’intera Penisola precipitazioni superiori del 22% rispetto alla media storica. “Pioggia e neve giungono dopo un 2017 che – sottolinea Coldiretti – in Italia è stato l’anno più secco di sempre, con la caduta del 31% di acqua in meno della media che ha provocato la più grave siccità da 217 anni”. Per l’associazione, “l’arrivo della pioggia e della neve dopo un anno particolarmente asciutto è importante per ripristinare le scorte idriche nei terreni, nelle montagne, negli invasi, nei laghi e nei fiumi”. “A preoccupare – continua Coldiretti – è invece l’accumulo di neve sulle piante che può provocare con il peso la rottura dei rami”. Secondo l’associazione, “siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestando con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro”. “Si moltiplicano eventi estremi, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo”, conclude la Coldiretti, evidenziando che “siccità e bombe d’acqua con forti piogge a carattere alluvionale, ma anche nevicate estreme e picchi di calore anomali si alternano lungo l’anno e lungo tutta la Penisola”.

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