Lavoro: card. Bassetti (Cei), “lavorare meglio, lavorare tutti”. Raccogliere il “grido di dolore” dei giovani

“Lavorare meglio, lavorare tutti”. È lo slogan con cui il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, ha riassunto l’obiettivo da porsi per affrontare quella che è “una priorità ma soprattutto una vera emergenza sociale, resa ancora più impellente dai dati relativi alla disoccupazione giovanile”. “Sono troppi i nostri ragazzi che vengono ingiustamente mortificati nel loro talento e duramente provati nelle loro aspettative di vita, costringendoli spesso ad un’amara e dolorosa emigrazione”, il grido d’allarme dei vescovi italiani: “È un grido di dolore e di aiuto quello che viene dai nostri giovani. Che va raccolto e va fatto nostro. Come faremo nel prossimo Sinodo dei vescovi”. Riguardo al tema del lavoro, Bassetti ha espresso gratitudine al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “che nel suo discorso di fine anno, ha sottolineato con forza che il lavoro resta la priorità per l’Italia”. “Ormai da molto tempo anche come Chiesa italiana stiamo insistendo su questo tema, considerandolo una delle priorità irrinunciabili”, ha fatto notare il cardinale: “Da Cagliari, dove lo scorso ottobre abbiamo vissuto la 48ª Settimana sociale dei cattolici italiani, siamo ripartiti con alcune proposte concrete sul lavoro. Quest’esperienza, ampiamente positiva, non va sprecata, ma rafforzata e fatta crescere insieme con tutti coloro che vorranno impegnarsi in questo campo”. Per Bassetti, gli obiettivi da raggiungere “sono grandi e impellenti: creare lavoro, combattere la precarietà e rendere compatibile il tempo di lavoro con il tempo degli affetti e del riposo”. Come ha detto Francesco, “il lavoro è sacro”, fornisce “dignità” ad ogni “persona umana” e alla “famiglia”.

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