Papa in Perù: messa a Las Palmas, “il degrado sia superato dalla fraternità, l’ingiustizia vinta dalla solidarietà e la violenza spenta con le armi della pace”

“Gesù continua a camminare per le nostre strade, come ieri continua a bussare alle porte, a bussare ai cuori per riaccendere la speranza”. Lo ha garantito il Papa, che nella parte finale dell’omelia della messa a Las Palmas ha auspicato che “il degrado sia superato dalla fraternità, l’ingiustizia vinta dalla solidarietà e la violenza spenta con le armi della pace”. “Gesù continua a chiamare e vuole ungerci col suo Spirito perché anche noi andiamo a ungere con quella unzione capace di guarire la speranza ferita e rinnovare il nostro sguardo”, ha proseguito Francesco: “Gesù continua a camminare e risveglia la speranza che ci libera da rapporti vuoti e da analisi impersonali e chiama a coinvolgerci come fermenti lì dove siamo, dove ci è dato di vivere, in quell’angolino di tutti i giorni. Il Regno dei Cieli è in mezzo a voi – ci dice –, è lì dove sappiamo usare un po’ di tenerezza e di compassione, dove non abbiamo paura di creare spazi perché i ciechi vedano, i paralitici camminino, i lebbrosi siano purificati e i sordi odano”. “Dio non si stanca e non si stancherà di camminare per raggiungere i suoi figli”, ha ribadito il Papa: “Come accenderemo la speranza se mancano profeti? Come affronteremo il futuro se ci manca l’unità? Come arriverà Gesù in tanti posti, se mancano audaci e validi testimoni?”. “Oggi il Signore ti chiama a percorrere con lui la città, la tua città”, ha concluso Francesco quasi rivolgendosi ad ognuno dei peruviani che hanno affollato l’area della base aerea: “Ti chiama ad essere suo discepolo missionario, e così a diventare partecipe di quel grande sussurro che vuole continuare a risuonare in ogni angolo della nostra vita: Rallegrati, il Signore è con te!”.

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