Lussemburgo: nuova legge per la gestione del patrimonio ecclesiale. Wagener (vicario diocesi), “autonomia e responsabilità”

Con l’approvazione della legge 7037 alla Camera dei Deputati, il Lussemburgo ha abolito mercoledì 17 gennaio la vecchia struttura amministrativa ecclesiale e ha introdotto un nuovo sistema di gestione del patrimonio ecclesiale, passo ulteriore nella rottura di quella che era una strettissima relazione Chiesa-Stato nel Granducato. In un incontro con la stampa avvenuto ieri, venerdì 19 gennaio nella sede dell’arcidiocesi, il vicario Léo Wagener ha spiegato ai giornalisti i punti salienti della riforma. Le 285 “fabriques d’églises” che si occupavano degli aspetti amministrativi e gestionali delle parrocchie e in cui i comuni intervenivano in caso di bilanci in rosso, convergeranno in un “fondo di gestione degli edifici religiosi e altri beni rilevanti per il culto cattolico”, sotto la tutela dell’arcivescovo. Al fondo faranno riferimento 33 “consigli di gestione parrocchiale”, uno per ogni parrocchia nata dopo la riforma del 2017, e 105 “fabrique d’église” comunali responsabili della gestione degli immobili e della relazione con le autorità locali.
“La legge del 17 gennaio ha abolito un decreto del XIX secolo, senza abolire delle chiese o porre fine al principio del volontariato. D’ora in poi, le chiese hanno un proprietario e i volontari hanno un nuovo quadro e una maggiore responsabilità; in questo quadro potranno gestire localmente il patrimonio che assicurerà la pratica del culto nella Chiesa cattolica”, ha sintetizzato il vicario. Ci sarà un periodo di “transizione” per la definizione delle nuove strutture e il personale attualmente occupato nell’amministrazione ecclesiale “sarà completamente reintegrato nel nuovo sistema” ha garantito il vicario.
Riferendosi alle tensioni delle settimane e mesi scorsi ha affermato che “sono state trovate soluzioni concrete, ragionevoli e vivibili sulla definizione di proprietà”. In particolare “per quanto riguarda la disputa con Syfel, l’organo direttivo delle 285 fabbriche attuali” il vicario ha invitato a un dialogo ulteriore. Il “17 gennaio 2018 segna un punto di svolta nelle relazioni Chiesa stato in Lussemburgo. Ma la cosa più importante sarà di assumerci le nostre responsabilità nel rispetto dell’autonomia di ciascuno”, ha concluso Wagener.

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