Giovani: Vacchina (Forma), “chiediamo alle forze politiche di impegnarsi per portare avanti apprendistato e Sistema duale nella prossima legislatura”

“La formazione per i giovani è uscita dal cono d’ombra in cui era stata relegata, non è più considerata di serie B, anzi è vissuta da giovani e famiglie come una grande opportunità. Soprattutto, anche grazie al Sistema duale, comincia ad essere presente in Regioni in cui storicamente non la si conosceva”. Lo ha affermato ieri sera Paola Vacchina, presidente di Forma, l’associazione nazionale che riunisce i principali Enti di formazione professionale, nel corso dell’incontro su “Il sistema duale – Risultati e prospettive di sviluppo per i giovani, le imprese e l’occupazione” organizzato da Forma per “tracciare – ha spiegato Vacchina – un primo bilancio di una legislatura caratterizzata dalla riforma dell’apprendistato e dalla sperimentazione del Sistema duale nella Istruzione e formazione professionale”. I dati parlano di un incremento del 21,3% dei contratti in un anno, passati dai 268.727 del 2016 ai 326.062 del 2017. A far registrare il miglior incremento percentuale è stato il Friuli Venezia Giulia (+35%), seguito da Puglia (+32%), Lombardia (+28%), Emilia Romagna e Abruzzo (+24%). In valori assoluti è la Lombardia ad aver fatto registrare l’aumento maggiore (+11.669), davanti a Emilia Romagna (+8.102), Veneto (+7.096), Lazio (+4.911) e Toscana (+4.541). Unici dati negativi quelli della Sicilia (-367, -2,56%). Complessivamente, secondo Vacchina, sono “risultati importanti, che spingono gli Enti di Forma a rinvigorire la loro dedizione e a chiedere alle forze politiche di impegnarsi per portare avanti questo grande progetto per il Paese nella prossima legislatura”.
All’incontro è intervenuta anche Cristina Grieco, assessore regionale della Toscana e coordinatrice della commissione Istruzione, lavoro, innovazione e ricerca della Conferenza delle Regioni, che ha espresso la volontà di “valorizzare questo strumento di apprendimento che offre ai giovani la possibilità di sviluppare, all’interno dei percorsi formativi, competenze immediatamente spendibili nel mercato del lavoro”.

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