Papa in Cile: Ordine dei Francescani su denuncia caso abuso, “indagine faccia il suo corso e stabilisca la verità”

“Come Provincia francescana della Santissima Trinità, siamo i primi ad essere feriti da questi eventi e siamo disposti a dare tutte le informazioni affinchè i fatti che sono stati imputati, siano pienamente chiariti. Allo stesso tempo, riaffermiamo il nostro impegno per la vita e la difesa della dignità umana, in particolare delle persone più vulnerabili. Speriamo che questa indagine faccia il suo corso e stabilisca la verità per la pace e il bene di tutti i soggetti coinvolti e dell’intera comunità”. È quanto si legge in un comunicato dell’Ordine francescano del Cile, diffuso dalla Conferenza episcopale cilena, a seguito dell’ennesimo caso di abuso che proprio alla vigilia dell’arrivo di Papa Francesco a Santiago ha coinvolto questa volta i francescani. Nel comunicato si spiega che già nell’aprile dello scorso anno, la Curia provinciale dei Frati Francescani in Cile ha ricevuto una denuncia da parte di un ex sacrestano della chiesa di San Francisco de l’Alameda contro due frati, Manuel Alvarado e Saúl Zamorano, entrambi sacerdoti. La Curia provinciale ha richiesto le necessarie informazioni per una prima indagine interna, che si è conclusa con un rimprovero verbale ai fratelli e il divieto di rivolgersi al denunciante. Successivamente, il 5 gennaio 2018, i Francescani sono stati avvisati tramite l’Ufficio di denuncia pastorale dell’arcivescovado di Santiago ed è stata nuovamente accolta e accettata la denuncia contro questi due frati avviando un’indagine preliminare canonica, per determinare la verità dei fatti. Non essendo per il momento in grado di fornire ulteriori informazioni, l’Ordine dei Francescani fa poi sapere di aver provveduto a sospendere i due frati “da tutti i servizi pastorali come misura preventiva e come espressione di collaborazione fino al completamento dell’indagine”.

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