Papa in Cile: ai vescovi, “siamo servitori, non padroni”. No a “clericalismo”

“Uno dei problemi che affrontano oggigiorno le nostre società è il sentimento di essere orfani, ovvero, sentire di non appartenere a nessuno”. Lo ha detto il Papa, incontrando i 50 vescovi cileni. “Questo sentire postmoderno può penetrare in noi e nel nostro clero”, il monito di Francesco: “Allora incominciamo a pensare che non apparteniamo a nessuno, dimentichiamo che siamo parte del santo popolo fedele di Dio e che la Chiesa non è e non sarà mai una élite di consacrati, sacerdoti o vescovi”. “Non potremmo sostenere la nostra vita, la nostra vocazione o ministero senza questa coscienza di essere popolo”, la ricetta di Francesco, secondo il quale “la mancanza di consapevolezza di appartenere al popolo di Dio come servitori, e non come padroni, ci può portare a una delle tentazioni che arrecano maggior danno al dinamismo missionario che siamo chiamati a promuovere: il clericalismo, che risulta una caricatura della vocazione ricevuta”.

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