Papa in Cile: ai giornalisti sul volo, “grazie per il vostro lavoro!”

(Foto Vatican Media/SIR)

Ieri, sull’aereo che lo portava in Cile, per il Suo 22º viaggio apostolico, il Papa, come di consueto, si è recato a salutare gli operatori dei media che lo accompagnano sul volo papale, 70 in tutto. Introdotto dalla presentazione del direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burke, il Papa ha rivolto ai giornalisti alcune parole, diffuse oggi dalla sala stampa vaticana. “Grazie prima di tutto per il pensiero di stamattina”, ha esordito Burke a proposito dell’immagine del bambino di Nagasaki donata dal Papa ai giornalisti del volo papale: “Tutti abbiamo ricevuto la cartolina. E grazie soprattutto per la possibilità di viaggiare con lei”. “Vi auguro buon viaggio”, il saluto del Papa ai giornalisti: “Mi hanno detto dall’Alitalia che il volo Roma-Santiago è il volo diretto più lungo che ha l’Alitalia: quindici ore e quaranta, o venti, non so… Avremo tempo per riposare, lavorare, tante cose. Grazie per il vostro lavoro che sarà impegnativo: tre giorni in un Paese, tre giorni nell’altro… Per me non sarà tanto difficile nel Cile perché ho studiato lì un anno, ho tanti amici, e conosco bene – mah, bene… conosco di più -. Invece in Perù conosco meno, perché ci sono andato due o tre volte per convegni, incontri”. Poi, riguardo alla cartolina: “Questa l’ho trovata per caso. È stata scattata nel 1945, sul retro ci sono i dati. È un bambino, con il suo fratellino morto sulle spalle, mentre aspetta il suo turno davanti al crematorio, a Nagasaki, dopo la bomba. Io mi sono commosso quando ho visto questa foto e ho osato scrivere soltanto ‘Il frutto della guerra’. E ho pensato di farla ristampare e darla, perché un’immagine del genere commuove più di mille parole. Per questo ho voluto condividerla con voi. E grazie per il vostro lavoro!”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy