Kosovo: ucciso leader dei serbi Ivanovic. Krastev (analista politico), serve maggior impegno della comunità internazionale

Oliver Ivanovic

(Sofia) L’analista politico, esperto di Balcani, Nikolay Krastev, rileva a proposito dell’omicidio avvenuto oggi in Kosovo del politico serbo-kosovaro Oliver Ivanovic, “il triste fatto che la criminalità a Kosovska Mitrovica è aumentata negli ultimi anni; è un luogo fuori dalla legge e i criminali ne approfittano”. A suo avviso, “le forze internazionali dell’Eulex e della Kfor dovrebbero impegnarsi di più ed esercitare maggiori controlli” e la comunità internazionale dovrebbe “lavorare maggiormente sia con la comunità serba locale che con quella albanese”. Krastev ritiene inoltre “che la prospettiva dello sviluppo della regione diventerà ancora più complicata e spera che il caso verrà risolto presto perché i serbi lo useranno come pretesto per rallentare il processo per riconoscere il Kosovo mentre gli albanesi chiederanno maggiori poteri nella regione del Nord, fatto che già irrita Belgrado”. Oliver Ivanovic, uno dei principali leader dei serbi del Kosovo, era stato arrestato nel 2014 accusato di coinvolgimento nell’omicidio di alcuni albanesi nel 2000. Ivanovic aveva rigettato le accuse ma nel gennaio 2016 era stato condannato in primo grado a nove anni di reclusione da giudici della missione Ue Eulex. Il verdetto era però stato impugnato dalla Corte d’appello di Pristina, che aveva ordinato una ripetizione del processo.
In passato Ivanovic era stato segretario di stato per il ministero serbo per il Kosovo e Metohija dal 2008 al 2012. Ivanovic non era ben visto, all’epoca, da Slobodan Milosevic ed era considerato rivale in politica anche dal presidente serbo attuale Alexander Vucic. La città di Kosovska Mitrovica è divisa in due: una parte serba e una parte albanese.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy