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Francia: mons. de Germay (Ajaccio), messaggio per il nuovo anno. “Augurare il bene alla nostra umanità”

“Anche se a volte può essere formale, l’abitudine di scambiarsi gli auguri all’inizio dell’anno è bellissima: significa augurare il bene agli altri, cioè benedirli”. Lo scrive oggi il vescovo francese di Ajaccio, mons. Olivier de Germay, in un messaggio sul sito della diocesi della Corsica. Oltre che per le persone, “possiamo desiderare il bene dell’intero pianeta: sta davvero malissimo”; scegliere di vivere in modo “più umile, e quindi più sobrio”, sarebbe opportuno affinché si “rimetta in forma”. “Nella natura, non dimentichiamo l’essere umano”, precisa mons. De Germay: anche se non è “una specie in via di estinzione, è oggetto di un cambiamento, che non è solo climatico”. Il vescovo fa riferimento alla revisione della legge sulla bioetica che dovrà avvenire nei prossimi mesi e che “non può lasciarci indifferenti”. I temi da discutere sono numerosi (dalla diagnostica pre-natale alla maternità surrogata, sperimentazioni sugli embrioni, il fine vita e l’intelligenza artificiale) e complessi e proprio per questo “varrà la pena rifletterci perché la posta in gioco è enorme”. Non sarà “semplicemente una riflessione etica su una particolare tecnica, ma una scelta che condiziona il tipo di società in cui vogliamo vivere”. Le domande da porsi, se si vuole “augurare il bene alla nostra umanità” sono molte: ad esempio è bene “abbandonare l’idea di una famiglia basata sull’alterità sessuale?” o ancora: “In che modo la nostra società può integrare la vulnerabilità?”, domande che il vescovo affida alla riflessione e alla preghiera dei cattolici in Corsica.

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