Papa in Colombia: Muñoz Eraso (Javeriana), “commoventi parole rivolte ai giovani”. Entusiasmo per il breve passaggio all’università

È stato un passaggio veloce, ma ugualmente indimenticabile tanto che sembrava di essere in uno stadio, non in un austero ambiente universitario. L’ultimo appuntamento del Papa nella mattinata di ieri è stato un velocissimo saluto alla Pontificia Università Javeriana, storica istituzione culturale fondata e gestita dai Gesuiti. Un passaggio veloce, senza discorsi ufficiali, favorito dalla vicinanza dell’Università alla Nunziatura apostolica, dove Papa Francesco alloggia. Tra i presenti anche Janeth Patricia Muñoz Eraso, docente della facoltà di Scienze politiche e relazioni internazionali alla Javeriana. “C’era moltissima gente, docenti e tanti studenti – dice al Sir -. E molti giovani erano in piazza. Il Papa ha stretto molte mani, è stato molto cordiale”. La sua presenza, insomma, è stato un riconoscimento simbolico (non previsto dal programma ufficiale) ma giusto ad un’istituzione culturale che anche in questi mesi ha animato numerosi momenti culturali dedicati alla visita del Papa e al processo di pace nel paese. Muñoz Eraso sottolinea l’impatto immediato che ha avuto la visita del Papa sul paese: “Sono giorni molto emozionanti, io stessa mi sono commossa. Il Papa sta portando un messaggio di pace, amore, solidarietà. Apre un cammino riconciliazione per tutta la Colombia, non legandolo a logiche di parte. Ho trovato commoventi le parole dette ad alcuni giovani davanti alla Nunziatura, appena arrivato in terra colombiana, quando ha animato alla speranza, ad andare avanti sempre”. Secondo la docente, “molto forti anche le parole contro la diseguaglianza e la povertà pronunciate nel palazzo presidenziale”.

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