Papa in Colombia: Messa a Villavicencio, nella storia della salvezza “le donne hanno tracciato una tendenza e hanno fatto storia”. No a “atteggiamenti patriarcali e maschilisti”

Nessuna delle donne menzionate nella genealogia di Gesù “appartiene alla gerarchia delle grandi donne dell’Antico Testamento”: eppure sono loro, nella genealogia, “ad annunciare che nelle vene di Gesù scorre sangue pagano, e a ricordare storie di emarginazione e sottomissione”. A farlo notare è stato il Papa, che nell’omelia della Messa celebrata oggi sul Terreno di Catama, a Villavicencio, ha indicato una direzione di marcia precisa: “In comunità dove tuttora trasciniamo atteggiamenti patriarcali e maschilisti, è bene annunciare che il Vangelo comincia evidenziando donne che hanno tracciato una tendenza e hanno fatto storia”. L’esempio citato da Francesco è quello di Maria, che “con un suo generoso ‘sì’ ha permesso che Dio si facesse carico di questa storia”, e di Giuseppe, “uomo giusto”, che “non ha lasciato che l’orgoglio, le passioni e lo zelo lo gettassero fuori da questa luce”. “Noi sappiamo prima di Giuseppe quello che è successo a Maria – ha fatto notare il Papa sulla scorta delle narrazione evangelica – e lui prende decisioni dimostrando la sua qualità umana prima ancora di essere aiutato dall’angelo e arrivare a comprendere tutto ciò che accadeva intorno. La nobiltà del suo cuore gli fa subordinare alla carità quanto ha imparato per legge”. “Oggi, in questo mondo nel quale la violenza psicologica, verbale e fisica sulla donna è evidente – ha detto Francesco sottolineando l’attualità della figura dello sposo di Maria – Giuseppe si presenta come figura di uomo rispettoso, delicato che, pur non possedendo tutte le informazioni, si decide per la reputazione, la dignità e la vita di Maria. E nel suo dubbio su come agire nel modo migliore, Dio l’ha aiutato a scegliere illuminando il suo giudizio”.

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