Papa in Colombia: a gruppo disabili, “la vulnerabilità venga considerata come l’essenza dell’umano e sia rispettata”

“La vulnerabilità venga considerata come l’essenza dell’umano, perché tutti siamo vulnerabili”. Lo ha chiesto Papa Francesco in un breve intervento pronunciato a braccio ieri sera davanti alla nunziatura apostolica di Bogotà, dove, come già era accaduto la sera precedente, un gruppo di ragazzi, anziani e disabili lo aspettava per salutarlo prima che entrasse all’interno dell’edificio per la cena e il riposo notturno.
“C’è bisogno che la vulnerabilità venga rispettata, accarezzata e curata”, ha scandito Francesco. “Siamo tutti vulnerabili, chi è l’unica persona che non è vulnerabile?”, ha poi domandato ai ragazzi che hanno risposto con altre domande. E il Papa ha replicato che “Dio è l’unico non vulnerabile, l’essenza dell’umano è quella necessità di essere sostenuti da Dio, non possiamo scartare nessuno perché tutti siamo un tesoro per Dio”. “Per favore – ha quindi concluso – non dimenticate di pregare per me perché anch’io sono vulnerabile”.

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