Lotta allo spreco alimentare: Como, stasera si festeggiano i 10 anni di Siticibo

Sessanta tonnellate di alimenti freschi (di cui 9 di pane e prodotti da forno) e circa 20mila porzioni di piatti pronti da servire in tavola recuperati nel 2016. Sono questi i numeri dell’associazione Siticibo Como che questa sera festeggerà i dieci anni di attività con una festa all’Hangar dell’Aero Club di Como a partire dalle 18. “L’idea di Siticibo – spiega Monica Molteni, una delle volontarie, in un’intervista pubblicata su Il Settimanale della Diocesi di Como – nacque attorno ai primi anni 2000. L’intuizione fu di Cecilia Canepa, comasca d’origine, trasferitasi a Milano dopo il matrimonio, che, come membro della commissione mensa presso la scuola dei suoi figli, ne rimase colpita dall’eccessivo spreco di cibo. In Italia all’epoca ancora non esisteva una legge specifica sul fresco e sul cotto, anzi chi produceva questo tipo di alimenti aveva l’obbligo di buttarli quando il loro termine di vita era scaduto. La prima sfida su cui Cecilia decise di giocarsi fu dunque proprio quella di cercare di colmare questo vuoto legislativo, e in ciò trovò sponda nel Banco Alimentare che già da 15 anni si occupava del ritiro di alimenti ‘secchi’, cioè confezionati e di lunga durata. Le energie messe in campo riuscirono a far promuovere una legge – la legge del Buon samaritano – che introdusse l’autorizzazione al recupero di alimenti cotti e freschi ancora integri. Era il 2003”. Quattro anni dopo l’approdo a Como dove, ogni giorno, i due furgoncini in dotazione all’associazione fanno la spola tra i maggiori supermercati della città (che donano verdura, latticini, carni e altri generi freschi), mense aziendali, negozi e raccolgono tutto ciò che non può più essere venduto – ma è ancora perfettamente consumabile – per consegnarlo immediatamente alle 19 strutture che preparano pasti per i bisognosi o che accolgono persone in situazioni di difficoltà.

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