Diocesi: mons. Nosiglia (Torino), “affrontare le nuove sfide del futuro della nostra società”

“I nostri oratori hanno bisogno di accogliere e integrare non solo i giovani garantiti e i figli di garantiti ma anche quell’altro universo meno visibile di ragazzi e ragazze provenienti dalle migrazioni e che qui si conquistano un futuro economico e professionale”. Lo ha scritto l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, nella lettera pastorale 2017 dal titolo “Maestro dove abiti?”, rivolta soprattutto ai giovani e agli educatori. “La nostra società si crede senza futuro perché non c’è posto per i giovani, perché l’età media della popolazione cresce, perché ci saranno sempre meno risorse economiche disponibili da condividere. Dobbiamo – e possiamo – sottrarci a questa logica puramente contabile – sostiene l’arcivescovo -. Il mondo non è soltanto una società per azioni, e neppure un social network: ma molto dipende da quanto siamo capaci di pensare diversamente, di non abbeverarci unicamente alle solite fonti”. Mons. Nosiglia invita a superare la paura nei confronti dell’altro. “Dobbiamo affrontare le nuove sfide del futuro della nostra società, che incrociano i grandi temi della cittadinanza, dell’accoglienza e dell’integrazione, del diritto alla vita e dell’uso del territorio”.

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