Azzardo: Consulta nazionale antiusura, “l’intesa sul ‘riordino dell’offerta di gioco in Italia’ in larga parte non è condivisa”

“L’intesa sul ‘riordino dell’offerta di gioco in Italia’ raggiunta in Conferenza unificata Stato-Regioni ed enti locali in larga parte non è condivisa dalla Consulta nazionale antiusura, dal Cartello ‘Insieme contro l’azzardo’, dalla Caritas nazionale, dalle Associazioni Alea e And, Vita/Slot Mob, dal Movimento No Slot, dal Forum delle famiglie, dell’Agesc e di Agita”. Lo si legge in una noa diffusa stasera dalla Consulta nazionale antiusura. “Sin d’ora – si chiarisce nella nota – rimarchiamo l’inaccettabile reticenza, rinnovata dagli estensori del testo dell’intesa, nel denominare quale ‘gioco d’azzardo’ quell’oggetto che essi indicano con la grottesca espressione ‘gioco pubblico’. È un ‘particolare’ rivelatorio della credibilità che i cittadini potranno dal canto loro attribuire ai decisori pubblici”. Nello stesso tempo, prosegue la nota, “sottoliniamo che le nostre voci critiche, gli argomenti che abbiamo addotti in questi mesi e la perseveranza da noi avuta sono valsi a correggere alcune delle più inqualificabili storture, quale ad esempio la cancellazione delle leggi regionali e i regolamenti comunali in vigore in numerose città d’Italia. Prossimamente torneremo dunque a valutare, con competenza, con coscienza e con chiarezza, punto per punto il senso e le conseguenze dell’accordo in Conferenza unificata”.
Le associazioni impegnate contro l’azzardo, infatti, a breve si riuniranno per esaminare con precisione analitica le implicazioni istituzionali e sociali dello scenario che si apre ora per “esporre con la consueta linearità i rilievi critici e indicare gli effetti sulla persona, sulla società e sul diritto dei quali si sono assunti la responsabilità quanti hanno oggi sottoscritto l’accordo”. L’auspicio è che “quanti avranno l’incarico di tradurre l’accordo in testo legislativo correggano almeno le più evidenti deviazioni e illegittimità contenute nelle pagine approvate stamane dai rappresentanti delle Regioni e dei comuni”.
“Continuerà – afferma il presidente della Consulta nazionale antiusura, mons. Alberto D’Urso – da parte dei membri delle Fondazioni antiusura in Italia, l’ascolto e la vicinanza alle vittime dell’azzardo e dell’usura; sarà intensificato il dialogo con le agenzie educative, in particolare con le famiglie, il mondo della scuola, con le associazioni che combattono l’azzardo e anche con le Istituzioni. L’intesa raggiunta con le Regioni e l’Anci non riguarda certo un ‘gioco pubblico’, ma una pratica di massa di gioco d’azzardo promossa a vantaggio dei privati mediante una concessione dallo Stato”. “Il mondo delle associazioni – conclude D’Urso – si aspettava ben altro. In questi mesi che precedono una campagna elettorale colpisce il nulla che i sottoscrittori dell’accordo dicono, ad esempio, sulla pubblicità ingannevole e su quanto sia devastante anche nel mondo dello sport la martellante induzione alla scommessa delle mille Agenzie del settore”.

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