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Il vescovo Jesús Emilio Jaramillo Monsalve e don Pedro María Ramírez Ramos, detto il “cura di Armero”, che saranno beatificati da papa Francesco il prossimo 8 settembre a Villavicencio, “ci aiuteranno tanto nel cammino di riconciliazione che il Paese sta vivendo. Hanno lottato per l’unità e per la pace”. Ad affermarlo è il presidente della Conferenza episcopale colombiana (Cec), mons. Oscar Urbina Ortega, arcivescovo di Villavicencio, intervistato dal Sir in vista della visita di papa Francesco in Colombia (6-10 settembre). “Penso al grande lavoro fatto dal vescovo Jaramillo in Arauca con i contadini, per far uscire il suo popolo dalla povertà, la sua continua presenza nel territorio. Le vite e le testimonianze dei due martiri sono molto importanti per noi vescovi, per i sacerdoti, per tutti i fedeli”, prosegue il presule. L’attesa è doppia, per mons. Urbina, che è alla guida dell’arcidiocesi di Villavicencio, dove l’8 settembre papa Francesco vivrà la giornata forse più intensa e commovente della visita in Colombia: “Sarà una giornata davvero importante. La nostra è una terra che deve ancora svilupparsi molto. Quella del dipartimento del Meta è una terra bagnata dal sangue di tante vittime. Vivremo il cuore del messaggio che il Papa viene a portare: ‘Lasciatevi riconciliare con Dio, con i fratelli e con il creato’. Credo che sia questo l’invito centrale della visita di Francesco. Ci aspettiamo molto da quella giornata, durante la quale vivremo due momenti storici: al mattino la messa di beatificazione, al pomeriggio il grande incontro di preghiera per la riconciliazione nazionale nel Parque Las Malocas”.