Azzardo: Avanzi (Alea), “i problemi dei giocatori patologici si riversano sul sistema sanitario”. Il caso di Bergamo

Sono tante le associazioni e le fondazioni contro l’usura che si sono riunite questa mattina a Milano per fare il punto sul fenomeno del gioco d’azzardo. Negli ultimi anni, ha spiegato il presidente di Alea (l’associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio) Maurizio Avanzi, “i problemi dei giocatori d’azzardo patologici si sono riversati nei servizi di cura, ed è innegabile che i numeri di accesso siano aumentati anno dopo anno”. Secondo Avanzi, dunque, è lo Stato che deve farsi carico dei rischi legati a questa attività, “così come fa per altre dipendenze. A causa delle sofferenze che provoca – ha aggiunto il presidente di Alea – il gioco d’azzardo deve essere gestito dallo Stato in una logica di tutela della salute pubblica come storicamente è sempre accaduto”. Nel corso della mattinata, è intervenuto anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che ha rivendicato l’impegno della sua amministrazione nel contrastare questa emergenza. “La città di Bergamo ha preso con coraggio l’impegno di porre una limitazione al gioco d’azzardo – ha affermato Gori –. Abbiamo fatto tanto su questo tema perché i dati di cui eravamo entrati in possesso erano agghiaccianti: il volume di spesa pro-capite nel nostro comune era di 2.537 euro a testa, il 55 per cento in più della media provinciale. Il fatto – ha precisato Gori – è che più c’è offerta e più aumenta il numero delle persone che giocano, ecco perché abbiamo introdotto alcuni divieti e limitazioni che hanno portato a una diminuzione del numero delle giocate”.
Oltre al sottosegretario del ministero Economia e finanza, Pierpaolo Baretta, che ha parlato della “necessità di una riforma che migliori la situazione”, alla tavola rotonda di stamane hanno preso parte anche la vice presidente del Forum associazioni famigliari, Emma Ciccarelli, Marco Dotti del Movimento No slot, Carlo Cefaloni di “Slot mob”, Ernesto Mainardi, membro dell’Associazione genitori e scuole cattoliche e Attilio Simeone, del Cartello Insieme contro l’azzardo.

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