Arte: Facoltà Teologica Italia meridionale, corso operatore per la valorizzazione e la pastorale dei beni culturali del Mediterraneo

Per il dodicesimo anno di attività, la Scuola di alta formazione di arte e teologia della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale, sezione San Luigi, ha ideato e organizzato il corso “Operatore per la valorizzazione e la pastorale dei beni culturali del Mediterraneo”. Una proposta di formazione, si legge in un comunicato, “mirata a qualificare soggetti che intendano lavorare nel settore dei beni culturali, dell’arte e dell’architettura sacra e finalizzata ad approfondire lo studio in una prospettiva teologica delle risorse artistiche e culturali del Mediterraneo, sullo sfondo della storia delle civiltà e delle identità religiose di ieri e di oggi”. Nel biennio 2017/2018‐2018/2019, infatti, la Scuola ha come tema specifico il Mediterraneo, per evidenziare le sfide ma soprattutto le opportunità culturali che si devono cogliere “perché il Mare Nostrum torni ad essere centrale, grazie alla sua straordinaria e spesso convergente ricchezza di tradizioni culturali, di civiltà, credi, testimonianze artistiche”. “Arte e teologia per i beni culturali” e “Proposte per una nuova architettura sacra”: i due indirizzi fondamentali si focalizzeranno su “L’Arte luogo di incontri nelle culture del Mediterraneo”. Obiettivo, avviare “un percorso di formazione per una nuova figura di promozione culturale che approfondisca l’incontro/scontro tra le civiltà mediorientale e africana e quella occidentale e, muovendo in particolare dalle risorse artistiche, nella molteplicità delle loro espressioni, apporti competenze e sensibilità nuove in una Chiesa, soprattutto locale, concretamente e consapevolmente aperta alla cultura del dialogo”. Info, programma e iscrizioni ( entro il 15 ottobre) sul sito.

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