Vescovi europei: mons. Gadecki (Poznan), “l’Europa ha perso la direzione verso il Cielo, è diventata povera, un museo del passato”

“L’Europa ha perso la direzione verso il Cielo, ha perso la trascendenza e per questo è diventata povera, un museo del passato, donna sterile, stanca, ferita”. E’ un’analisi forte, a tratti impietosa quella che sta emergendo a Minsk, sullo stato del continente europeo e a tratteggiarla è monsignor Stanislaw Gadecki, arcivescovo di Poznan e vice-presidente del Ccee facendo con i giornalisti il punto delle riflessioni che sul tema dell’Europa sono emerse in questi giorni di Assemblea plenaria del Ccee. “La solitudine, specialmente dei giovani, le questioni del lavoro e della disoccupazione, la cultura dello scarto, il traffico di armi e degli esseri umani, il terrorismo. Questi sono i segni del presente”, dice il vescovo polacco che poi aggiunge: “ma non è una visione completa, perché ci sono anche tante cose belle e noi amiamo l’Europa, vogliamo bene all’Europa e questo stato di abbandono non ci lascia indifferenti”. Il vescovo usa una metafora per spiegare la visione che i vescovi europei hanno del continente e per tratteggiare il futuro. L’Europa è come un albero he ha le sue radici, il suo tronco e i suoi rami ed è nutrito da 4 elementi. Cresce se ha la terra, l’acqua l’aria e il sole. Se avesse solo la terra l’albero non riuscirebbe a diventare maturo. L’acqua indica la comunione perché l’albero dell’Europa può essere produttivo solo se  non esiste per se stesso ma in relazione con gli altri continenti. Infine l’Europa ha bisogno dell’aria dove può stendere i suoi rami e l’aria  è la cultura attraverso la quale l’uomo diventa più uomo e la società diventa più umana. Infine il sole, l’anelito alla Trascendenza, lo sguardo verso il sole, lo Spirito Santo”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa

Informativa sulla Privacy