Vescovi europei: messaggio finale plenaria Minsk, “la Chiesa ama l’Europa e crede nel suo futuro”

(dall’inviata a Minsk) “La Chiesa ama l’Europa e crede nel suo futuro. L’Europa non è solo una terra, ma è un compito spirituale”. Si apre cosi il messaggio finale che i vescovi europei rivolgono da Minsk all’Europa al termine della riunione plenaria nel corso della quale si sono confrontati dal 27 settembre al 1 ottobre sul tema dell’Europa. “Con affetto, facciamo nostro l’auspicio del Santo Padre Francesco per uno slancio nuovo e coraggioso per questo amato Continente”, scrivono i vescovi. “A questo slancio noi non possiamo mancare, consapevoli di essere messaggeri di una lieta notizia. Il messaggio di cui siamo debitori al mondo è alto e forte, ma con strumenti poveri: il Vangelo di Gesù è la perenne sorgente della storia europea, della sua civiltà umanistica, della democrazia, dei diritti e doveri umani. Così come ne è la più sicura garanzia!”. “Nonostante le spinte che tendono a isolare – si legge nel messaggio – crediamo a quella unità di ideali spirituali ed etici che da sempre è l’anima e il destino dell’Europa. Così come crediamo ad un continuo cammino di riconciliazione che è parte non solo della storia, ma della vita, e che porta al rispetto e alla valorizzazione delle diverse tradizioni e religioni oltre ogni estremismo”. I vescovi invitano l’Europa ad aprirsi “alla religione, alla trascendenza, alla relazione solidale, alla comunione” e al Vangelo che “hanno rivelato la dignità unica della persona; hanno ispirato il cammino non sempre facile dell’Europa che ha visto anche dei limiti ed errori”. È questa anima ad aver illuminato anche “lo stesso fenomeno dell’immigrazione”, nel “segno dell’accoglienza, della integrazione e della legalità, nonostante difficoltà e timori, consci dello sforzo di una necessaria responsabilità comune”.

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