Vescovi europei: card. Bagnasco (Ccee), “l’Unione europea deve farsi sentire come una madre non come una matrigna”

(dall’inviata a Minsk) “L’Unione europea deve farsi sentire come una madre non come una matrigna, come una realtà più leggera e non come una realtà pesante e oppressiva. E ciò non vuol dire una unione più superficiale e meno identitaria, al contrario sarà più efficace perché entrerà nel cuore dei singoli popoli come una realtà bella e arricchente”. E’ questo l’antidoto ai populismi e alla disaffezione che i popoli europei provano per la loro appartenenza al continente europeo e in particolare all’Europa. A indicarlo è il cardinale Angelo Bagnasco, presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, che riunite a Minsk per l’Assemblea plenaria del Ccee hanno dedicato la giornata di oggi al tema dell’Europa. “C’è bisogno di cambiare registro”, ha detto il cardinale Bagnasco aggiornando i giornalisti sulle riflessioni che sono emerse tra i vescovi europei in questi giorni e “ricordare che l’Europea prima di essere terra geografica  è un compito spirituale ed etico”. In questo processo di rifondazione dell’humus europeo in Europa, la Chiesa “desidera esserci, con il suo specifico e il suo specifico – dice il cardinale – è l’annuncio del Vangelo, del Signore Gesù. Un messaggio forte in mani deboli che sono quelle nostre ma un messaggio forte perché la sua efficacia è Gesù. Dentro un secolarismo diffuso, la forza del Vangelo non è nelle organizzazioni, nelle risorse o nei programmi. Il migliore alleato del vangelo è l’uomo per come è stato creato da Dio perché nel cuore profondo dell’uomo, nella sua coscienza vi è un desiderio insopprimibile di bene e vi è una ricerca insopprimibile di verità. L’uomo non può vivere senza verità e senza bene. Questa radicale e profonda struttura della persona umana  è l’alleata migliore del Vangelo perché il vangelo è la risposta a questa nostalgia, a questo desiderio intrinseco di bene,  di verità, di bellezza e di felicità che l’uomo ha dentro di sé. Questo anelito  può essere anestetizzato ma non può mai morire, prima o poi riemerge. Per questo penso che sia giunta l’ora in Europa di un risveglio della coscienza umana”.

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