Maternità surrogata: Speranza (Fafce), “forma di schiavitù moderna che deve essere abolita”

“La maternità surrogata è una forma di schiavitù moderna che deve essere abolita. Oggi facciamo appello ai politici perché siano attivi nell’impedire questa violazione”. Il messaggio arriva da Nicola Speranza, segretario generale della Federazione europea delle famiglie cattoliche (Fafce), nell’intervento che ha tenuto alla tavola rotonda su “dignità umana e bioetica” nel quadro dell’Università d’estate della Rete europea delle idee (Ein), il think-tank del Partito popolare europeo che si è conclusa nella serata di ieri a Roma. “La pratica della maternità surrogata si sta espandendo in tutto il mondo, creando una china pericolosa per il diritto al figlio, senza nessun rispetto per i diritti umani e i principi etici fondamentali”, ha argomentato Speranza, citando una serie di strumenti legali già esistenti ma che richiedono di “essere adattati per contrastare nuove minacce”. L’obiettivo è, secondo Fafce, arrivare a una “abolizione universale” dell’utero in affitto. Non è infatti sufficiente “regolare” questa pratica: solo la proibizione è la “via giuridica efficace per fermare il traffico e il mercato di uteri a livello internazionale”. Poiché “la gravidanza non è un servizio che si può offrire o vendere, non è una funzione del corpo della donna” e nemmeno il “bambino è una merce che può essere consegnata o acquistata”. Speranza ha quindi esortato a compiere “un grande lavoro di formazione” su questi temi per sensibilizzare i membri del Parlamento europeo sui “legami tra ogni tipo di maternità surrogata e il traffico di esseri umani”.

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