Diocesi: mons. Delpini (Milano) ai nuovi diaconi, “custodite l’arte di fare festa, cioè la cura per la dignità di ogni persona”

“Imparate e custodite l’arte di fare festa, cioè la cura per la dignità di ogni persona, anche di chi torna a casa con i vestiti logorati dalla vita sbagliata e con i piedi nudi per un troppo lungo e sconclusionato andare”. Lo ha detto l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, nell’omelia della celebrazione eucaristica che ha presieduto oggi pomeriggio nel duomo durante la quale ha ordinato diaconi 23 seminaristi del Seminario arcivescovile di Venegono e altri 7 candidati che hanno studiato teologia a Monza, nel Seminario teologico internazionale del Pontificio Consiglio delle missioni estere. Il presule ha raccomandato loro di condividere i “sentimenti di Dio”. “Abbiate compassione di chi ha perso la strada di casa, ha perso le sue cose e infine corre il rischio di perdere se stesso – ha aggiunto l’arcivescovo -. Abbiate compassione dell’umanità desolata, che vive lontano da Dio, abbiate compassione dell’umanità gaudente che vive lontano da Dio, abbiate compassione dell’umanità arrabbiata che vive lontano da Dio e si immagina un Dio che vuole trattare come servi invece che come figli”. Mons. Delpini ha infine rivolto una raccomandazione: “Nella città della moda si deve forse ricordare che l’abito più bello non è quello più costoso o più strano o più seducente, ma quello che meglio custodisce la dignità della persona e l’anello al dito non è l’ostentazione della ricchezza, ma il segno della nobiltà dell’essere figlio del Padre”.

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